Venerdi é stato il giorno della chiusura dell’agenzia Redattore Sociale , storica testata la solidarietà del nostro Paese nata dalla comunità di Capodarco. Usiamo le parole di Anna Meli, vice presidente dell’associazione Carta di Roma e presidente della ong COSPE, per commentare questa pessiama notizia: “La chiusura di Redattore Sociale rende la nostra società meno plurale, meno inclusiva, meno libera. La fine di un’esperienza come questa ci rende tutti più soli e più poveri. La chiusura di una testata è un brutto segnale per la democrazia di un paese, e ci lascia sgomenti pensare che l’editoria italiana non riesca a sostenere percorsi di lavoro come questi. Ci auguriamo di incrociare nei nostri percorsi i giornalisti e le giornaliste che hanno fatto parte di questo progetto in altri contesti, perché, con la stessa sensibilità e attenzione che caratterizzavano quella redazione, continuino a raccontare e a illuminare parti di mondo che altrimenti rimarrebbero oscurate”.
La nostra vicinanza e solidarietà a tutte le persone della redazione di Redattore Sociale.
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