GIOVEDI’ 10 OTTOBRE 2024 Città dell’AltraEconomia – Sala Biagetti – Largo Dino Frisullo, 00153 Roma (guarda la mappa)
VENERDì 11 OTTOBRE 2024 Città dell’AltraEconomia – Largo Dino Frisullo, 00153 Roma (guarda la mappa)
Incontro dell’Associazione Carta di Roma é organizzato in collaborazione con Caritas e con il sostegno di Informa.CREDITI PER I GIORNALISTI: per le persone iscritte all’Ordine dei Giornalisti, la partecipazione dà diritto a 4 crediti formativi, iscrizioni su www.formazionegiornalisti.it
Evento a cura di Associazione Carta di Roma in collaborazione con 8XMille della Tavola valdese. “Quelle urla che salivano dall’acqua mi sembravano versi di gabbiani, invece erano uomini”. Sono le parole di Vito Fiorino che il 3 ottobre del 2013, in rada, in attesa dell’alba per uscire a pesca con un gruppo di amici, si è accorto di essere circondato da naufraghi che chiedevano disperatamente aiuto. Dieci anni dopo, partendo da Lampedusa, l’isola che è diventata la seconda casa di Vito, intraprendiamo un viaggio alla ricerca di alcune di quelle persone a cui ha regalato una seconda vita. Nasce così un road movie attraverso l’Europa, che dall’Italia arriva in Norvegia, passando per i Paesi Bassi e la Svezia. Persone, che dieci anni fa rischiarono di annegare, oggi hanno una nuova esistenza: lavorano, vivono con le loro famiglie o con amici, perfettamente integrate nelle città piccole o grandi in cui risiedono, dalla Svezia ai fiordi della Norvegia. Incontriamo tra gli altri, Alex, Solomon, Fanus e Abraham che solo quest’anno Vito ha scoperto di aver salvato. In questo incontro trova la conferma di un’idea che coltiva da sempre: “La nostra vita ha una storia, che ci porta al nostro destino”. Il documentario è una produzione esecutiva Gruppo Icaro – Rimini, In collaborazione con Associazione Hic sunt Leones, con il sostegno di Fondazione compagnia di San Paolo, con il contributo di GMC Travel, con il contributo di Hotel i Dammusi di Borgo Cala Creta. Con il patrocinio di: OIM, Amnesty international Italia, Gariwo – La foresta dei giusti.
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10 anni di Festival Quest’anno il Festival Sabir compie 10 anni. Nasceva infatti nel 2014, un anno dopo la strage di Lampedusa, quella purtroppo nota del 3 ottobre 2013. Con Sabir si vuole dare voce a quel Mediterraneo che non vuole arrendersi alle morti di frontiera e alla criminalizzazione delle persone in movimento e della solidarietà. Sabir, la lingua comune dei marinai del Mediterraneo fino all’inizio del secolo scorso, oggi richiama la necessità di ricostruire un linguaggio comune, a partire dalla società civile.
Dopo Lampedusa (2014), Pozzallo (2016), Siracusa (2017), Palermo (2018), Lecce (2019 e 2021), un’edizione online (2020), Matera (2022) e Trieste (2023), quest’anno, in occasione del decimo anniversario, il Festival Sabir ha raddoppiato l’appuntamento: ad aprile a Prato, e ora a Roma, dal 10 al 12 ottobre.
Perché Roma? Abbiamo scelto Roma come sede della seconda edizione di questo decimo anniversario del Festival Sabir e di dedicare impegno e attenzione alla dimensione della solidarietà internazionale con il protagonismo della società civile e di chi in prima persona ha lottato per esercitare il proprio diritto a migrare e a ricevere protezione. Il festival Sabir fin dal suo esordio ha rappresentato uno spazio aperto nel quale sviluppare relazioni, consolidare i legami anche attraverso forme di socialità e diversi linguaggi culturali e artistici, caratteristici delle organizzazioni e delle reti che da anni attraversano il festival.
La visione culturale di Sabir è quella che permette di tradurre la critica del presente e la visione per il futuro in diversi linguaggi e forme. Sabir parte da un’idea di mediterraneo culturale in movimento, in transizione. In un orizzonte politico culturale decoloniale e postglobale, le musiche e le ricerche artistiche sono frutto di mescolanze, viaggi fisici e mentali che approdano ma non si fermano.
La visione di Sabir racconta tante idee di Mediterraneo, di contaminazioni, di idiomi differenti senza retoriche o nostalgie, racconta l’urgenza di ricercare attraverso la musica e l’arte, l’urgenza di sentirsi parte di una comunità con un’eredità culturale comune e in dialogo per costruire futuri senza barriere.
La musica al Sabir: indipendente e internazionale Il programma artistico musicale di Sabir viene curato in collaborazione con Roma Incontra Il Mondo: quattro serate di musica indipendente e internazionale, per un festival che metterà in scena la musica del presente nel Mediterraneo. Nei diversi incontri durante le giornate, continueremo a praticare la solidarietà grazie alla partecipazione di autricɜ e artistɜ, e con il protagonismo della società civile del Mediterraneo e di chi in prima persona lotta per esercitare i propri diritti. Sabir è parte di una comunità con un’eredità culturale comune, in dialogo per costruire futuri senza barriere!
La formula Anche in questa edizione le giornate saranno animate da presentazioni di libri, mostre cinema e musica; dialoghi tra artist3 e chi, parte delle nuove generazioni di italian3, costruisce nuovi immaginari tentando di ribaltare la prospettiva in una società attraversata da continue trasformazioni sociali e culturali. Crediamo che il Festival Sabir possa ancora rappresentare uno spazio di convergenza di esperienze e buone pratiche della società civile e delle comunità locali, continueremo a cercare insieme chiavi di interpretazione utili e non banali, per progettare il nostro comune futuro.
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Grazie all’offerta Speciale Eventi – dedicata ai partecipanti (bisogna iscriversi nel sito del festival. Iscrizione gratuita) – puoi raggiungere Roma con Frecciarossa con sconti fino all’80% rispetto al biglietto Base!
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