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Ricomincia la conta. Ma le vittime sono persone, non numeri

La strage nel Mediterraneo prosegue. Nel 2016 il primo a perdere la vita è stato un bimbo di due anni

La prima vittima accertata del Mediterraneo nel 2016, come hanno riportato molti titoli, è un bambino siriano di due anni. Non è possibile, però, azzerare quel drammatico conteggio che ricorda all’Europa quanti sono morti nel tentativo di raggiungerla: dietro a quei numeri, infatti, ci sono persone. Individui con una storia che non possono essere rimossi come fossero semplici cifre.

L’umanità – negli occhi di chi racconta, come nell’umanizzazione delle vittime – nella trattazione giornalistica dei flussi migratori, è un elemento necessario.

Rilanciamo, dunque, un servizio a cura di Valerio Cataldi per il Tg2.

Khalid aveva due anni ed era siriano. Dicono sia il primo bambino annegato dell’anno. Come se fosse possibile ripartire da zero e cominciare a contareKhalid was two years old and was Syrian . They say it is the first child drowned this year. As if you could start from scratch and start counting .

Posted by Valerio Cataldi on Domenica 3 gennaio 2016

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