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19 Million Project premia Ultimum Refugium, museo interattivo sulle migrazioni

Refugees and migrants with children arrive on the Greek island of Lesbos, on October 7, 2015, after crossing the Aegean sea from Turkey. Greek premier Alexis Tsipras said on October 6 that Athens would upgrade its refugee facilities by November to tackle the growing influx from Syria as the EU pledged 600 extra staff to help. Europe is grappling with its biggest migration challenge since World War II, with the main surge coming from civil war-torn Syria. AFP PHOTO / ARIS MESSINIS (Photo credit should read ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)

Tra i destinatari dei riconoscimenti assegnati dalla Cild la trasmissione Gazebo di Rai 3 e la giornalista Carola Frediani

A cura di Cild

Un museo pulsante, interattivo, in transito come le vite di chi racconta: questo è Ultimum Refugium, il vincitore del premio Media Action assegnato da The 19 Million Project.

Il premio arriva dopo due settimane di incontri e attività svolte nell’ambito dell’iniziativa sulla crisi dei rifugiati che la Coalizione italiana Libertà e Diritti civili ha realizzato con la startup Chicas Poderosas, in collaborazione con Fusion e Univision.

Nel corso della serata di gala del 13 novembre sono stati assegnati anche i premi Cild per le Libertà Civili, che hanno visto riconoscimenti anche per Gazebo, il programma di Rai 3 condotto da Diego Bianchi, e l’acclamato film “Io e Lei”, di Maria Sole Tognazzi.

Ultimum Refugium è un progetto è nato da una collaborazione tra l’architetto sudafricano Nadia Tromp e la regista costaricana Elda Brizuela. Le due ideatrici lo descrivono come una sorta di “un museo vivente”, interattivo, che di volta in volta potrà essere arricchito e cambierà forma grazie a installazioni non per forza ‘fisiche’, ma narrative: saranno le storie e le esperienze a riempire le pareti di questo museo. Questa costruzione temporanea nasce con l’idea di disturbare lo scenario urbano ed è pensata per viaggiare di città in città ed occupare spazi pubblici urbani, anche nelle zone colpite dalla crisi.

Altri due progetti hanno ricevuto un riconoscimento speciale: si tratta di Migrant’s Voice, che vuole creare installazioni in spazi pubblici come università e fermate degli autobus per portare nel quotidiano le storie dei rifugiati, e Moving Voices, un programma in cui giornalisti e migranti già integrati aiutano i nuovi arrivati a trovare una voce e raccontare le proprie storie.

«Per noi è stata una serata importante, in cui è stato ribadito che le libertà non vanno mai viste in modo isolato – ha dichiarato Patrizio Gonnella, presidente Cild – La libertà di migrare, di non essere maltrattati, di esprimersi, di essere se stessi, sono connesse l’una all’altra. Con il premio The 19 million project e i premi Cild per le Libertà Civili abbiamo voluto sottolinearlo, riconoscendo l’impegno chi sta dalla parte dei diritti umani e delle libertà».

Di seguito l’elenco dei vincitori del Premio Cild per le Libertà Civili:

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