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Immigrati e sussidi. Un programma TV di Channel 4 riaccende le polemiche

Ralph Lee, il capo dei programmi di attualità di Channel 4, nell’intervista rilasciata a Carta di Roma a fine febbraio parlava della serie televisiva Benefits street come di un esperimento riuscito. Il programma racconta le storie e la vita quotidiana degli abitanti di James Turner Street a Birmingham. Non una strada qualsiasi, come dice la stessa voce narrante all’inizio di ogni puntata, perchè “ci sono novantanove case, tredici nazionalità diverse e la maggior parte di queste persone richiede benefits».

Uno spaccato di società che, come rivendica con orgoglio il capo di Channel 4, è la prima volta che viene mostrato al pubblico britannico. Il programma fa il pieno di ascolti fin dalla prima puntata di inizio gennaio. Risultati alimentati anche dalle polemiche che sono seguite al programma e al dibattito pubblico sulla riforma del welfare che ne fa da sfondo politico.

Le proteste del pubblico (1800 segnalazioni ricevute dal Garante per le telecomunicazioni OFcom) sollevano dubbi sull’opportunità di “spettacolarizzare” la povertà e soffiare sui sentimenti di intolleranza verso i nuovi migranti. L’articolo di Pagina 99 offre invece uno sguardo più ampio e interessante sulla fase politica ed economica in cui il programma si inserisce. La riforma del welfare britannico e le scelte politiche del governo conservatore di Cameron.

Ralph Lee ribadisce che l’approccio e lo sguardo del programma sono assolutamente “sympathetic” . Il modo migliore, a suo avviso, per conoscere da vicino e immedesimarsi con la durezza della vita quotidiana di queste persone. Nuovi migranti, indigenti e persone con disagio fisico o psicologico che troppo spesso vengono ignorate o che vivono nell’ombra nelle nostre città.

lo spettacolo della povertà su Channel 4 Pagina 99 11.03.2014

 

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