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#Nohatespeech. Riparte da Assisi la campagna per media liberi dall’odio

Nuove adesioni alla campagna #nohatespeech, che sarà rilanciata il 18 dicembre in occasione della presentazione del progetto “Illuminare le periferie” presso l’Fnsi

Di Anna Meli

La Rivista San Francesco, la Tavola per la Pace, il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e l’Imam di Perugia hanno aderito ieri ufficialmente alla campagna #nohatespeech, firmando la Carta di Roma durante l’evento organizzato ieri ad Assisi dall’associazione Articolo 21 e dalla Rivista San Francesco.

La Carta di Roma, firmata anche da tutti gli intervenuti e da tutti i relatori, è stata simbolicamente posta nella barca dei migranti situata sotto l’Albero acceso con un collegamento in diretta con Papa Francesco proprio ieri sera verso le 18.

Prima dell’accensione è stato organizzato un breve dibattito e scambio per riflettere sui contenuti di odio che circolano sul web e non solo, dopo gli attentati di Parigi e sulla necessità, oggi più che mai, di richiamare alla responsabilità il mondo della comunicazione perché, come ha affermato il portavoce di Articolo 21 Beppe Giulietti, «non diventi parte dell’industria delle armi».

«Anche rispetto alla scelta di dedicare la giornata dell’accensione dell’albero ai migranti sono giunti sui social della rivista francescana commenti violenti e razzisti», afferma Padre Enzo Fortunato, direttore della Rivista San Francesco che prevede “una strada lunga” per la campagna, perché richiede un capovolgimento della mentalità, quello del dialogo contri i muri.

Un richiamo forte alla responsabilità e al rispetto per una sana informazione che non veicoli generalizzazioni e non sia condita da un linguaggio becero e violento che è stato fatto proprio anche da Roberto Conticelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e da Vittorio di Trapani, segretario dell’Usigrai.

Durante i lavori, coordinati da Elisa Marincola, sono stati proiettati filmati di Valerio Cataldi, inviato del Tg2 e autore di numerose inchieste, considerate da tutti buone pratiche da cui ripartire.

Flavio Lotti, della Tavola per la Pace invece ha ricordato che l’odio può passare anche dal silenzio, come quello che avvolge molte aree del mondo dilaniate da conflitti, ma anche quello che riguarda dell’industria delle armi e dei traffici che coinvolgono molti stati europei e non solo.

Proprio per rompere il silenzio è stata annunciata sempre ieri la nascita della rete “Illuminare le periferie” che si propone l’obiettivo di far uscire dall’oscuramento mediatico temi, persone e periferie dimenticate o cancellate. Un’iniziativa nata durante l’ultima marcia Perugia Assisi e condivisa da Rivista San Francesco, Articolo 21, Tavola della pace e che oggi vede impegnate più di 20 associazioni nazionali.

Da Assisi è ripartita quindi la campagna #nohatespeech che sarà anche la prima lanciata dalla rete “Illuminare le periferie” il 18 dicembre prossimo quando presso la Federazione Nazionale della Stampa verrà presentato il portale della rete.

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