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“Proteggere le persone, non i confini”. Il Comitato 3 ottobre compie un anno

Le persone più importanti dei confini. Un anno di attività del Comitato 3 ottobre

Ha compiuto un anno il 24 gennaio il Comitato 3 ottobre, nato in seguito alla tragedia di Lampedusa del 2013. Dodici mesi di attività in cui è stata promossa l’istituzione di una giornata della memoria e dell’accoglienza, l’apertura di corridoi umanitari nel Mediterraneo e in cui è stato chiesta e ottenuta l’apertura della procedura di identificazione delle vittime del 3 ottobre 2013 attraverso il dna.

Pubblichiamo l’anteprima del video “Proteggere le persone, non i confini“, diretto da Dagmawi Yimer, regista etiope, e prodotto dal Comitato 3 Ottobre in collaborazione con Archivio delle Memorie Migranti, che raccoglie immagini del flashmob realizzato a Lampedusa in occasione del primo anniversario del naufragio.

«Nell’ultimo decennio oltre 18mila persone hanno perso la vita nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa – scrive Comitato 3 ottobre – Queste tragedie sono aumentate negli ultimi cinque anni a causa del deterioramento delle condizioni geopolitiche dei Paesi di origine, dei conflitti nei Paesi di transito, ma anche a causa delle politiche di respingimento e di chiusura praticate dall’Italia e dall’Europa.
Chiediamo corridoi umanitari per porre fine alle morti in mare, morti evitabili attraverso misure strutturate e non emergenziali. Le alternative includono la possibilità di richiedere asilo nei Paesi di transito e l’emissione di visti umanitari per entrare legalmente nei Paesi di arrivo».

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