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Dal Brennero all’annuncio del viaggio di Papa Francesco, fari accesi sull’immigrazione

Con la riduzione delle operazioni di ricerca e soccorso, dopo una settimana molto intensa, l’attenzione si sposta sulle decisioni dell’Austria e sul viaggio in Grecia del Papa

Di Alberto Baldazzi, Osservatorio TG

L’Austria, che minaccia di blindare ulteriormente la frontiera del Brennero, è la palese dimostrazione di come l’Europa cerchi soltanto di mettere le “toppe” alla questione profughi. Dopo quella abborracciata dell’accordo con la Turchia, la previsione di flussi importanti sulla rotta di Lampedusa porta anche un governo fino a ieri non insensibile al problema a “chiudersi”, in questo caso lasciando intero all’Italia il peso dell’accoglienza. Tutto ciò è esplicitamente rappresentato nell’informazione di serata che giovedì con Tg3 e TgLa7 sottolinea che l’Austria Felix, che nel 2015 ha accolto 90.000 migranti, sembra aver “esaurito” la dotazione nazionale di solidarietà. In questo momento vale la pena di sottolineare con orgoglio che l’unico paese che salva in mare e che accoglie, magari farraginosamente, senza se e senza ma, è proprio l’Italia.

Anche la Grecia si è fatta per così dire travolgere e Tg3 segnala in un bel servizio di mercoledì i tanti atti di umanità delle popolazioni delle isole, come quello delle “nonne” di Lesbo che assistono le giovani madri e i neonati sbarcati dopo viaggi di tregenda. Per converso sempre in terra greca ancora Tg3 venerdì sera  segnala la turpe manifestazioni dei fascisti di Alba Dorata che minacciano i profughi e invitano a ributtarli in mare.

TgLa7 mercoledì riprende assai criticamente la decisione della giunta veneta di rendere più difficile ai propri cittadini musulmani (ben il  9% della popolazione residente) l’esercizio della libertà religiosa “blindando” i rari casi in cui sarebbe legittimo aprire moschee.

Come sempre più spesso capita,  alla latitanza delle autorità politiche europee si contrappone quella morale di Papa Francesco che martedì  annuncia il  viaggio a Lesbo per metà aprile. Forte attenzione su tutti; titoli per Tg3, Tg5 e TgLa7 e, addirittura, apertura per Tg1.

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