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Germania, Idomeni, Bruxelles: immigrazione al centro del dibattito europeo

Numerosi gli spunti che i media hanno colto per parlare di migranti e rifugiati nell’ultima settimana, conclusa con l’accordo Ue-Turchia

Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg

La settimana dell’informazione mainstream sulle tematiche  dei profughi si apre con l’analisi dei risultati  delle elezioni regionali in Germania che hanno visto l’avanzata delle forze xenofobe, ma non modificato l’orientamento della  Merkel in tema di accoglienza. I tg di lunedì riportano le dichiarazioni della Cancelliera in tal senso, che confermano che la funzione della politica non consiste semplicemente  nel seguire il vento del consenso per il consenso.

L’attenzione a Idomeni, che in queste ultime settimane simboleggia il dramma dei profughi coniugato con l’insipienza delle politiche europee, è stata ampiamente presente sia sulle testate Rai che su Tg5, mentre TgLa7 è andato oltre promuovendo una campagna di raccolta fondi con Medici Senza Frontiere a vantaggio della prima assistenza agli accampati alla frontiera con la Macedonia.

Le sparatorie  e gli arresti “eccellenti” a Bruxelles hanno punteggiato l’intera settimana che si è conclusa  venerdì con la cattura del super ricercato del Bataclan. Titoli su titoli, dirette da Molenbeek e servizi che hanno su tutte le testate ricostruito 4 mesi  di angosciosa ricerca da parte delle forze dell’ordine; un’intelligence che secondo Enrico Mentana è risultata alquanto farraginosa.

A pochi chilometri di distanza dai luoghi delle sparatorie, il terzo vertice Europeo sull’immigrazione in un mese è passato inevitabilmente in secondo piano e nessuno dei tg, in accordo con le posizioni espresse dal governo italiano, ha esultato viste le evidenti contraddizioni e i limiti dell’accordo con la Turchia che potremmo così riassumere: pagare a Erdogan 6 miliardi per allontanare dai confini europei i profughi della rotta balcanica. Occhio non vede, cuore non duole.

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