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Ong e soccorsi ancora al centro dell’informazione tv

Oltre al dibattito sui salvataggi in mare nei tg è stato raccontata la tragedia delle tre giovani vittime del rogo del camper e le dichiarazioni della Serracchiani che attribuisce a uno stupro una gravità maggiore se commesso da un profugo

Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg

In una settimana che si apre con la notizia dei 200 dispersi in poche ore e con il bilancio che vede 40.000 disperati salvati dall’inizio dell’anno (dati ripresi trasversalmente dai tg di serata), a prevalere sono comunque le polemiche che sempre di più accompagnano il drammatico fenomeno dei profughi.

L’onda lunga generata dalle dichiarazioni del pm di Catania Zuccaro si sostanzia delle numerose affermazioni dei vertici di altre Procure e della Marina che “precisano” come non ci siano elementi per ipotizzare collusioni dirette tra ong e scafisti. La procura di Trapani, ripresa martedì sera da tutti i tg, parla di eventuali responsabilità individuali di alcuni operatori, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi rilanciate soprattutto dai Tg Mediaset. Si ha l’impressione che “demolire” l’opera di chi si batte per salvare vite e ha la “colpa” di esprimere istanze umanitarie, serva ad acquietare le coscienze di chi non fa niente.

L’orribile rogo del camper nella periferia romana che produce 3 giovani vittime di etnia rom, per qualche ora sembra attribuibile ad una matrice razzista. Esclusa questa pista dagli inquirenti, le testate (soprattutto quelle cartacee) che hanno nell’attacco ai rom un elemento di core business, tirano un sospiro di sollievo.

Le dichiarazioni insensate della Pd Serracchiani che, nel caso di atti violenti e di stupri, parla di ulteriore gravità se commessi da richiedenti asilo e da profughi che l’Italia ha accolto, tra giovedì e venerdì animano una ulteriore polemica che dimostra come “le parole” siano oramai un optional nel panorama del pubblico dibattito. Fa bene a segnalarlo Tg5 che venerdì sera dedica la propria copertina ai tanti nonsense che popolano il linguaggio della politica.

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