Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg
Nell’informazione mainstream sul tema dei profughi anche nella settimana appena passata si conferma la tendenza ad una certa internazionalizzazione delle coperture.
Scarsa la cronaca degli sbarchi, mentre, soprattutto sulle testate Rai, si riscontra grande attenzione al dramma di Mosul, seguito con corrispondenze quasi quotidiane da Tg1 e Tg3, mentre TgLa7 se ne occupa nella serata di mercoledì.
Del fenomeno si parla lunedì in relazione al vertice a quattro di Versailles durante il quale, almeno a parole, il nucleo dei maggiori paesi fondatori (più la Spagna) si è espresso per un maggior coordinamento e una reale condivisione.
Che sia ottimistico attendersi che alle parole seguano i fatti, è dimostrato dal richiamo che mercoledì giunge da Bruxelles e che contiene dure critiche alle politiche di accoglienza e di rimpatrio dell’Italia. Tutti i tg riprendono ampiamente le risposte di Gentiloni, e Enrico Mentana parla di una “Europa alla rovescia”, che invece di sedere sul banco degli imputati, pontifica dagli scranni dei giudici.
Etica è una parola bellissima, gli odiatori se ne facciano una ragione
Ci sono alcuni giornali ed alcuni giornalisti, a cui la parola etica fa venire l’orticaria solo a sentirla. Sono quelli che pensano che la libertà di parola sia libertà di seminare odio, di scrivere fatti che nulla hanno a che vedere con la realtà e che esistono solo nella logica della propaganda di certa politica.
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