L’associazione Carta di Roma partecipa alle Giornate del Premio Morrione per il giornalismo investigativo che si terranno da giovedì 23 a sabato 25 ottobre 2025 a Torino, con un’anteprima il 13 ottobre con l’iniziativa dedicata a Giancarlo Siani.
Paola Barretta, portavoce di Carta di Roma e ricercatrice dell’Osservatorio di Pavia, interviene durante la serata di premiazione di sabato 25 ottobre alla Fabbrica delle “e” con un’analisi della copertura media dei temi affrontati dalle cinque inchieste finaliste del Premio Morrione e del Premio Laganà che verranno presentate in anteprima proprio a Torino.
Il tema delle Giornate di quest’anno è “Il limite assente”. Oggi sembra infatti non esserci più un confine nell’utilizzo del potere, nell’esercizio della forza, nell’impiego
Il giornalismo si ritrova bersaglio di censure, querele temerarie, spionaggi, confronti iniqui, minacce, violenza e sanzioni sproporzionate. Tutto questo per impedire lo svolgimento della sua missione originale: essere la sentinella civica del Paese, raccontare la verità, i processi di cambiamento e vegliare sulla democrazia.
L’Italia si colloca al 49° posto nella classifica sulla libertà di stampa di Reporters sans Frontières. Ha perso due posizioni rispetto all’anno scorso, superata da nazioni come Armenia e Tonga. Il rapporto “Freedom on the Net 2024” di Freedom House ci assegna invece un punteggio di 75 su 100, classificando il nostro Paese come “libero”, ma segnala preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei giornalisti e alla trasparenza delle istituzioni.
In uno scenario internazionale in cui guerre e genocidi sembrano essere vie legittime per la soluzione di controversie, il giornalismo si fa quindi baluardo di resistenza, con l’enorme responsabilità di raccontare laddove le luci si stanno ormai spegnendo.
Di fronte alla tragedia in corso a Gaza, al cambiamento climatico e alle violazioni dei diritti umani che scuotono il mondo e le nostre città. Di fronte alla limitazione del diritto di informare e di partecipare. Cosa può fare il giornalismo? Quale forma di resistenza può opporre a questi limiti assenti? Durante le Giornate di Torino, cercheremo insieme le risposte.
Per conoscere i/le giornalisti/e che compongono le squadre concorrenti, si possono leggere i brevi diari d’inchiesta e i loro video di presentazione.
Sabato 25 ci sarà la premiazione: non soltanto una consegna di targhe e riconoscimenti, ma un evento sul giornalismo con tante testimonianze, reading e musica. Un’occasione da non perdere!
Le Giornate si svolgeranno presso Circolo dei Lettori e alla Fabbrica delle “e”, sede della Fondazione Gruppo Abele e di Libera Piemonte.
Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico sino a esaurimento posti in sala.
LA RETE DELLE GIORNATE DEL PREMIO ROBERTO MORRIONE
Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo è promosso dall’associazione Amici di Roberto Morrione in collaborazione con la Rai, con il contributo di Otto per Mille della Chiesa Valdese, Regione Piemonte, Libera Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie, Gruppo Abele, Fondazione Circolo dei Lettori, Fondazione CRT, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, UsigRai, MySAT, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Articolo 21.
Il Premio è realizzato in collaborazione con Associazione Carta di Roma, Associazione Stampa Subalpina, Binaria, Casa Comune, Centro di Giornalismo Permanente, Euganea Film Festival, Eurovisioni, Festival Le Parole Giuste, Fiera del Libro di Iglesias, I Siciliani, Italian Contemporary Film Festival-Toronto, Leali delle Notizie, Libera Piemonte, Osservatorio di Pavia,Premio Città di Sasso Marconi, Premio Gino Pestelli, Premio Vera Schiavazzi, Scuola di giornalismo Lelio Basso, Trame Festival, UCSI.
Sono media partner Agenzia DiRE, Domani, Fanpage.it, IrpiMedia, lavialibera, LiberaInformazione, Riforma.it, Radio Beckwith, Radio Radicale.
L’associazione Amici di Roberto Morrione ringrazia per il supporto Rai News 24, RAI Italia, RAI Radio 1, RAI Radio 3, TGR, Rai Per la Sostenibilità, Rai Teche, Rai Pubblica Utilità