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Giornalisti italiani e stranieri insieme per consentire anche ai colleghi con passaporto extracomunitario di poter dirigere una testata

Domenica Canchano insieme a Giovanni Maria Bellu, presidente dell'Associazione Carta di Roma, di fronte al Tribunale.

Depositata la richiesta di registrazione di questo sito come testata, con Domenica Canchano, giornalista di nazionalità peruviana, direttore responsabile

Ora non resta che aspettare. Giovanni Maria Bellu, presidente di Carta di Roma e Domenica Canchano, hanno depositato questa mattina presso il tribunale di Roma la richiesta per la registrazione di questo sito come testata, indicando come direttore responsabile la collega con passaporto peruviano.

La giornalista, nata a Lima in Perù, ma cresciuta in Italia e residente a Genova, vanta numerose collaborazioni con testate italiane, prima con Repubblica per l’inserto Metropoli e ora con il Secolo XIX. Inoltre è socia fondatrice di Ansi (Associazione nazionale Stampa interculturale), gruppo di specializzazione creato all’interno della Federazione nazionale stampa italiana da giornalisti immigrati o figli di immigrati che lavorano in Italia.

Ad accompagnarli una delegazione di giornalisti italiani e stranieri con una rosa bianca in mano, simbolo di speranza nel futuro e di voglia di cambiamento, che insieme hanno chiesto alla sezione stampa del tribunale l’applicazione del parere del ministero della Giustizia del 13 marzo scorso con cui il dicastero considerava abrogato il requisito della cittadinanza italiana per diventare direttori responsabili di una testata, norma risalente addirittura al 1948. Era stato lo stesso Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, su richiesta dell’associazione Ansi, a sollecitare il parere del Ministero.

Attendiamo ora l’esito della domanda, che dopo essere stata esaminata, potrà essere accolta o respinta. Nonostante l’emanazione del parere ministeriale, infatti, circa un anno fa il Tribunale di Torino aveva respinto un’analoga richiesta perché tale incarico “implica l’esercizio di poteri e facoltà latamente politici”, ed è quindi “riservata al cittadino ovvero vietata allo straniero”. La sentenza è stata impugnata da Ansi che ha affidato il ricorso all’Associazione studi giuridici sull’immigrazione.

Oggi Carta di Roma e Ansi, insieme, hanno deciso di rilanciare la battaglia per il superamento di questa norma anacronistica che, come afferma Giovanni Maria Bellu, «impedisce di poter governare e guidare qualunque iniziativa editoriale a una intera categoria di giornalisti individuata sulla base di un criterio non professionale qual è la nazionalità».

Se vuoi leggere il testo della legge n.47 del 1948 clicca qui.

Per il testo del parere del ministero di Grazia e Giustizia qui.

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