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I numeri e le storie di un anno con i rifugiati in Italia. Il 19 aprile la presentazione del rapporto del Centro Astalli

C’è bisogno di più accoglienza e integrazione. Questa la via indicata dal Centro Astalli per superare quella che è definita “emergenza”

Il 19 aprile alle ore 11 presso il Teatro Argentina (sala Squarzina, largo di Torre Argentina 52, Roma) il Centro Astalli presenta una fotografia aggiornata sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2015 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che l’Associazione offre.

Il rapporto, attraverso il resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere uno strumento per aiutare a capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono a ottenere una forma di protezione. Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa.

Per ogni servizio, il rapporto contiene statistiche e commenti con cui si racconta la presenza di migranti forzati che da gennaio a dicembre 2015 sono entrati in contatto con l’Associazione e le sue sedi territoriali.

Intervengono alla conferenza di presentazione il professor Romano Prodi, padre Camillo Ripamonti (presidente Centro Astalli), Marino Sinibaldi (presidente Teatro di Roma). Ad aprire i lavori il saluto del presidente del Senato Pietro Grasso.

Saranno presenti in sala rifugiati disponibili ad essere intervistati. Ai presenti verrà distribuita copia del Rapporto annuale 2016.

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