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Se le parole d’odio dei politici divenissero realtà? La provocazione del Boston Globe

“Al via le espulsioni”, titola in una finta pagina il quotidiano statunitense riflettendo sulla portata delle affermazioni di Donald Trump

 

E se le dichiarazioni incendiarie e xenofobe di alcuni politici si trasformassero in realtà? Se le parole diventassero fatti? È necessario iniziare a pensare in modo critico ai discorsi d’odio ai quali sempre più spesso i personaggi di pubblico rilievo fanno ricorso per ottenere consensi.

A lanciare una provocazione che va in questa direzione è il quotidiano statunitense Boston Globe, che ha pubblicato una finta prima pagina in cui il titolo d’apertura annuncia l’inizio dell’espulsione dei migranti irregolari per mano di Donald Trump. Un esercizio per provare a prendere in parola il candidato repubblicano, ha spiegato la redazione della testata divenuta celebre a livello internazionale con il caso Spotlight, ripreso anche sul grande schermo nel 2015 con l’omonimo film premio Oscar.

«La sua visione per il futuro di questo paese è profondamente allarmante e anti-americana – spiegano dal Boston Globe – e promette di essere tanto spaventosa nella vita reale quanto sembra sulla carta».

In un momento in cui i media si trovano frequentemente a dover fare i conti con l’hate speech e con le responsabilità che derivano dalla sua gestione, l’iniziativa del Boston Globe ricorda quanto sia importante che il giornalismo, così come tutta la cittadinanza, dia peso alle parole.

La falsa prima contiene anche i lanci di articoli sul crollo dei mercati finanziari, sulle leggi che colpiscono ”l’assoluta feccia” dei media, e un altro sul rifiuto dei soldati americani di uccidere le famiglie dei membri dell’Isis.

Nota: abbiamo modificato il termine “deportazione” in “espulsione”, poiché più coerente con l’originale. Interessante tal proposito il post pubblicato dal blog Terminologiaetc.it.

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