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Sessismo e discriminazione su Rai1. I giornalisti del servizio pubblico: siparietto su donne dell’Est disgustoso

Indignazione tra associazioni e cittadini per l’ultima puntata di “Parliamone sabato”. Usigrai: “coacervo di sessismo e razzismo”


“Gli uomini preferiscono le straniere”. E ancora “Il fascino delle donne dell’Est: una minaccia per le italiane?”. Questi i toni della puntata andata in onda il 18 marzo di “Parliamone sabato” su Rai1.

“Il pomeriggio della rete ammiraglia, in piena fascia protetta, dedicato alle presunte qualità delle donne dei Paesi dell’est Europa, che ne farebbero dei rubamariti. Un siparietto disgustoso di cui come dipendenti, come donne e uomini della Rai ci vergogniamo. Una lista di luoghi comuni, violenti, beceri e umilianti – ha scritto in una nota il sindacato dei giornalisti Rai, l’Usigrai – Ci chiediamo come possa accadere che il Servizio Pubblico mandi in onda senza alcun controllo un tale coacervo di sessismo e razzismo in barba a qualsiasi policy aziendale e tradendo oltretutto i principi della Convenzione”.

Uno dei contenuti stigmatizzanti proposti durante la puntata di Parliamone sabato del 18 marzo.

“Un errore folle, inaccettabile”, secondo la presidente Rai Monica Maggioni, la quale ha affermato: “Personalmente mi sento coinvolta in quanto donna, mi scuso. Ogni giorno ci interroghiamo su quale immagine di donna veicoliamo, su come progredire, uscire dagli stereotipi. Poi accade un episodio come questo: il problema non è una battuta inconsapevole, ma la costruzione di una pagina su un tema del genere: è un’idea di donna che non può coesistere con il servizio pubblico“. Scuse giunte anche direttore di Rai1, Andrea Fabiano, che su Twitter ha scritto: “Gli errori vanno riconosciuti sempre , senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #ParliamoneSabato”

L’Usigrai, nel valutare positivamente le scuse, ha aggiunto: “È indispensabile che vengano presi provvedimenti nei confronti di tutti i responsabili”.

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