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Interviste, storie e approfondimenti dopo lo stop all’immigrazione degli Usa

Trump ha bloccato gli arrivi da 7 paesi a maggioranza musulmana. Ecco come ha affrontato il tema la stampa italiana

Venerdì 28 gennaio il presidente degli Stati Uniti Trump ha firmato un ordine esecutivo blocca per tre mesi l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e congela l’ingresso negli Stati Uniti di tutti i rifugiati.

“Mi si spezza il cuore nel vedere che l’America volta le spalle a una storia gloriosa di accoglienza dei rifugiati e degli immigrati: la gente che ha aiutato a costruire il suo Paese” ha dichiarato Malala Yousafzai, attivista pakistana e premio Nobel per la pace nel 2014.

L’ordine esecutivo di Trump ha avuto come immediata conseguenza l’impossibilità materiale di uscire dagli aeroporti per i passeggeri provenienti dai sette paesi islamici oggetto del bando. L’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York, in quanto principale porta d’ingresso per i passeggeri internazionali, è diventato scenario di proteste da parte di migliaia di persone con vari slogan, tra cui “No muslim ban”. Inoltre, decine di avvocati si sono mobilitati e stanno lavorando da dentro gli aeroporti per offrire assistenza legale alle persone bloccate nei terminal di New York, Chicago, Los Angeles, Boston, Atlanta e di altre città.

Dalla rassegna stampa di oggi alcuni articoli per approfondire quanto sta accadendo:

Storie:

Il sogno svanito di Amer, l’iracheno “Trump mi nega l’accesso negli Usa”

Storie americane

Darweesh, interprete iracheno: «Cosa ho fatto a questo Paese?»

Interviste:

Le interviste

Miliband: «Una scelta contro la tradizione dell’America pluralista»

Approfondimenti:

La scelta di un’America impaurita che semina rancori e diffidenza

Profughi e la spinta della Brexit Donald colpisce e spacca la Ue

E ora scoppia la guerra dei terminali

Hollande trascina l’Europa: rispondiamo

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