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500 giorni nella vita di 25 migranti e rifugiati. Il progetto editoriale internazionale per raccontare le sfide dell’integrazione

Sentiamo parlare di arrivi, di accoglienza. Ma cosa accade dopo? Quali sono le sfide incontrate da chi tenta di ricostruirsi una vita in Europa? Lo racconta un progetto internazionale

Ricostruirsi una vita in Europa non è semplice: il passaggio improvviso a usi e costumi diversi, una lingua da imparare, la nostalgia per ciò che si è stati costretti ad abbandonare, i traumi vissuti, la necessità di reinventarsi per costruirsi un nuovo futuro. A raccontarlo, fianco a fianco, osservando le comunità di migranti e rifugiati, quattro grandi testate europee, nell’ambito del progetto editoriale internazionale The New Arrivals (in italiano “I nuovi arrivi”).

El País (Spagna), The Guardian (Regno Unito), Le Monde (Francia) e Der Spiegel Online (Germania) hanno lanciato il primo marzo l’iniziativa, che ha una durata di 18 mesi e che vede le quattro testate fianco a fianco nel raccogliere e narrare le storie di chi è riuscito ad arrivare nel vecchio continente e sta ora affrontando le sfide poste dall’integrazione. Dalle condizioni di vita in Europa, alle aspirazioni e paure, fino all’impatto della presenza dei rifugiati nelle comunità ospitanti: queste saranno alcune delle questioni indagate dai quotidiani coinvolti nei rispettivi paesi.

Un anno e mezzo nella loro vita

Il racconto mediatico  dell’immigrazione è spesso fatto di notizie di cronaca, di numeri, di storie passate. Il progetto, promosso dallo European Journalism Center, ha un obiettivo diverso: quello di far seguire a ogni testata un unico gruppo di persone (25 in totale) per un anno e mezzo, 500 giorni, entrando nella loro vita e raccontando, passo dopo passo, ciò che accade loro.

Il Guardian seguirà un bambino afgano di 9 anni e suo padre, fuggiti con successo dai talebani, ma separati durante il viaggio dal resto della famiglia, della quale non hanno più notizie.

Il tedesco Spiegel, invece, osserverà una numerosa famiglia siriana fare i conti con un a realtà diversa da quella di Damasco e alla quale, mentre i giovani l’affrontano con spontaneità e energia,  i membri più anziani faticano ad adattarsi.

I giocatori della squadra Alma de Africa durante una partita. Foto di Juan Carlos Toro, El País.

Le Monde narrerà le vicende di una famiglia sudanese che attende di essere collocata in una località remota nell’entroterra francese.

Infine, in Spagna, El País si soffermerà sugli alti e bassi vissuti da un gruppo di ragazzi provenienti da diversi paesi africani, che nella squadra di calcio “Alma de Africa”, a Jerez de la Frontera, hanno trovato una nuova famiglia.

Nella foto in alto la famiglia siriana seguita dallo Siegel online, pranza nell’appartamento dove vive in Germania. Foto di Maria Feck/Der Spiegel.

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