La vergognosa affermazione fatta dall’eurodeputato Gianluca Buonanno durante “Piazzapulita” è stata subito condannata da Corrado Formigli. Ma, secondo noi, quella dissociazione non chiude il problema se non dal punto di vista strettamente formale.
C’è un aspetto sostanziale su cui invitiamo a riflettere. E cioè se non costituirebbe in qualche modo “connivenza” il fatto di ospitare nuovamente una persona che si esprime in questo modo. E se non ci sia un modo per evitare che – dietro lo schermo di un mandato politico – si faccia sulle reti televisive propaganda dell’odio razziale. Per esempio obbligando gli ospiti a sottoscrivere – con sanzione economica in caso di violazione – l’impegno a non utilizzare espressioni xenofobe e razziste.
Ma sarebbe già qualcosa se si cominciasse a ragionare del problema. Francamente e laicamente. Domandandoci, per esempio, se le ragioni dell’audience possono spingersi fino al punto di invitare personaggi che non possono offrire al Paese altro che il loro veleno.
Giovanni Maria Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma.
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