Il Centro Astalli torna a ribadire che è urgente un approccio organico e strutturale basato su trattati e convenzioni esistenti ma che deliberatamente non trovano applicazione, come la direttiva 55/2011 sulla protezione temporanea e gli strumenti che questa prevede . Si eviterebbero così migliaia di vittime dei viaggi e un allarmante aumento di razzismo e xenofobia da parte della società civile.
Conclude Ripamonti: «La Convenzione di Ginevra per i rifugiati è nata dalle macerie della seconda guerra mondiale, dall’abominio dei campi di sterminio, dall’idea che l’umanità non avrebbe mai rivissuto l’orrore. Stiamo commettendo gli stessi errori».
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