“Necessario superare l’attuale sistema”. Con particolare riferimento al disegno di legge europea 2013 bis, con cui il Senato ha approvato il 17 settembre la riduzione del tempo massimo di trattenimento nei Cie da 18 mesi a 90 giorni, in attesa dell’approvazione definitiva della Camera, il Medu osserva che «queste misure rappresentano senz’altro una positiva inversione di tendenza rispetto a un lungo periodo che ha visto, prima, prevalere le strategie di governo volte a potenziare l’apparato dei CIE e a prolungare in modo irragionevole i tempi di trattenimento, poi, una sostanziale immobilità politica di fronte alle drammatiche criticità che emergevano dai centri sparsi in tutta Italia». Tuttavia, afferma l’organizzazione, «tali provvedimenti risultano comunque insufficienti a superare l’attuale sistema dei Cie che, al di là di ogni ragionevole dubbio, si è rivelato in sedici anni del tutto fallimentare sia dal punto di vista della tutela dei diritti umani sia nel contrasto dell’immigrazione irregolare. È dunque necessario che il Governo disegni oggi una chiara e coerente strategia volta al superamento del sistema dei CIE nell’ambito di una profonda riforma dell’attuale legge sull’immigrazione. Sarebbe un passo di civiltà importante ed anche un esempio, forse, per altri Paesi europei».
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