Politici, esperti e organizzazioni della società civile a confronto sul tema della xenofobia e dei discorsi d’odio online. È quanto accadrà domani, 10 maggio, quando prenderanno il via i lavori della commissione di studio parlamentare presieduta da Laura Bordini.
Antisemitismo, islamofobia, antigitanismo, sessismo, omofobia, sono le varie forme attraverso le quali intolleranza e l’hate speech si manifestano, al centro delle attività della commissione. I soli casi di espressioni discriminanti sui social segnalati all’Unar nel 2014 sono stati 347, di cui 185 su Facebook e il restante su Twitter e Youtube. Un fenomeno in ulteriore aumento nel 2015 e nel 2016, come conseguenza degli attentati terroristici di Parigi e Bruxelles.
«Un’informazione completa, chiara e corretta non ammette facili generalizzazioni. È essenziale, allo stesso modo, dare spazio a quelle voci in grado di fornire un contributo reale e significativo all’analisi e al dibattito», scriveva a pochi giorni dagli attentati del 13 novembre ricordando il ruolo dei media nella diffusione dei discorsi d’odio Associazione Carta di Roma, tra le organizzazioni che compongono la commissione, la quale dal 2015 si rivolge con la sua campagna #nohatespeech non solo ai giornalisti, ma anche ai lettori.
Attraverso lo studio e ricerca, la realizzazione di audizioni per l’analisi e l’approfondimento dei temi e la valorizzare delle buone pratiche, la commissione imiterà il modello già sperimentato che ha portato all’emanazione della Carta dei doveri di internet. Il primo obiettivo da raggiungere sarà quello di un “rapporto sull’odio in Italia“, focalizzato sull’intolleranza e il razzismo espressi online.
L’iniziativa nasce anche sulla scia dell’azione svolta in materia dal Consiglio d’Europa, che dal 2012 al 2014 ha condotto una campagna contro l’istigazione all’odio online, sollecitando un ruolo attivo dei legislatori nazionali attraverso l’introduzione della figura del Relatore generale sul razzismo e l’intolleranza, il cui incarico affidato alla deputata italiana Milena Santerini.
La commissione, oltre a Santerini, è composta da: Paola Binetti, Giuseppe Brescia, Elena Centemero, Stefano Dambruoso, Florian Kronbichler, Giovanna Petrenga, Pino Pisicchio, Barbara Pollastrini, Barbara Saltamartini. Le organizzazioni rappresentate saranno Amnesty, Arci, 21 luglio, Lunaria, Carta di Roma, Consiglio d’Europa, Cospe, Human Rights Watch, Istat, Unhcr, Fidr. Contribuiranno inoltre esperti quali il linguista Tullio De Mauro e i sociologi Ilvo Diamanti e Chiara Saraceno.
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