Parole comuni per mascherare l’incitamento all’odio online. Il fenomeno del linguaggio in codice per coprire l’hate speech è stato osservato e studiato da un gruppo di ricercatori dell’università di Rochester, negli Stati Uniti. Si sono soffermati in particolare su Twitter, analizzando milioni di tweet in un lasso di tempo che andava dal 23 settembre al 18 ottobre 2016, una settimana dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti: ciò che hanno rilevato è il ricorso a parole codificate che in realtà ne celano ben altre da parte degli utenti.
Da dove vengono i rifugiati, perché lasciano i paesi d’origine, cosa affrontano durante il viaggio che li conduce in Europa? Sono alcune delle domande intorno alle quali verterà l’incontro “Migrazioni: le notizie dimenticate. Il racconto dei paesi di origine e transito” in programma oggi, 5 aprile, alle 14.30 al Festival di giornalismo di Perugia 2017. Il live su YouTube per chi non è a Perugia.
Informazioni verificate e accessibili per chi sta intraprendendo o intraprenderà il viaggio verso l’Europa…
“Questo è l’elenco di tutte le cooperative fondazioni e altri operatori che con la faccetta misericordiosa di chi fa la beneficenza stanno invece lucrando sul traffico di clandestini”…
Come affrontare il tema della verifica delle fonti avendo a disposizione l’intero web e poco tempo? Ha cercato di rispondere a questa enorme domanda lo European journalism center (Ejc) con la redazione del verification handbook…
Come riportano numerose testate, ieri, a Lampedusa l’unico superstite del naufragio in cui si teme abbiano perso la vita oltre 140 persone, ha raccontato agli operatori dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i Rifugiati quanto accaduto. L’imbarcazione era partita due giorni prima da Sabratha, in Libia, con a bordo 147 persone, delle quali 5 bambini e diverse donne incinte. La barca avrebbe iniziato presto a imbarcare acqua e il superstite, un ragazzo di 16 anni, si sarebbe salvato restando aggrappato a una tanica di benzina galleggiante fino all’arrivo dei soccorritori.
Hi HERE è un’app pensata per supportare i rifugiati e richiedenti asilo nel loro percorso d’integrazione, mettendoli in rete in un unico spazio virtuale dedicato all’accoglienza, dove possano interagire migranti, comunità locali, enti e ong.
Essere pietosi degli altri, scrive il poeta di Zante, nato in Grecia come Sofocle. È l’istinto naturale alla giustizia di cui parla Tommaso d’Aquino. È questo che induce l’uomo ad aiutare l’altro uomo. Cosa che hanno fatto i tre cittadini francesi il 20 marzo, contravvenendo all’ordine del sindaco di Ventimiglia. Nuovi Antigone contro una norma scritta.
Poco dopo l’attuazione del “muslim ban”, promulgato da Trump il 28 gennaio negli Stati Uniti, la Bank Street Bookstore, libreria di New York, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una serie di consigli editoriali di libri per bambini.
Il prossimo 30 marzo alle 18 nell’auditorium del Goethe institut ci sarà l’incontro “Nascita di una mostra, i redattori di Piuculture, i fotografi dell’Isfci, i migranti del Municipio II”..
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