Nello Scavo, presidente dell’associazione Carta di Roma, ha partecipato alla diciassettesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo. La riflessione e il confronto per analizzare la complessità, il mondo a tratti incomprensibile che viviamo, per trovare argomenti e valori comuni contro i suoi inevitabili riverberi: il nichilismo, la mancanza di senso, la violenza, l’angoscia del vivere. La diciassettesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, che si è svolta dal 3 al 6 settembre nello scenario antico di Largo Porta Alfonsina a Otranto, si è data l’obiettivo di contribuire al ragionamento collettivo sulle grandi questioni del nostro tempo per contribuire a ritrovare il filo logico e umano delle cose.
Al centro dell’edizione 2025 del Festival, infatti, temi cruciali e drammaticamente attuali: la crisi in Medio Oriente e il conflitto tra Ucraina e Russia, il diritto di cronaca e il giornalismo indipendente ai tempi della guerra, il cambiamento climatico in rapporto al cibo, le sfide della Blue Economy, ma anche questioni che affliggono dimensioni più personali dell’esistenza come suicidi e femminicidi, la lupara bianca, la parità di genere, in un momento storico che vede aumentare tragicamente ogni giorno il tasso di violenza dell’esistere.
Nello Scavo è stato anche insignito del Premio Caravella del Mediterraneo, che ogni anno celebra figure di alto profilo impegnate nella difesa della libertà, della pace e dei diritti umani.
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