L’Associated Press ha annunciato tramite il suo blog che non userà più il termine “immigrato illegale o irregolare” per definire una persona .La Senior Vice Presidente e Executive Editor Kathleen Carroll ha spiegato la sua decisione affermando che irregolare o illegale può essere solo una condizione o un’azione e non una persona.
Il blog riporta anche la discussione interna tra colleghi giornalisti che ha portato alla modifica del loro codice stilistico (Stylebook) interno, ma anche l’evoluzione nell’uso di alcuni termini. Si spiega ad esempio che il termine “undocumented”, senza documenti, era stato abbandonato da tempo perché non preciso. Una persona può essere piena di documenti ma non avere il permesso di soggiorno. Ad oggi anche il termine “illegal immigrant” è stato ridiscusso e abolito dal codice interno dell’AP per evitare di “etichettare” le persone, invece dei comportamenti”. Un uso responsabile e consapevole del linguaggio che come Carta di Roma ci permettiamo di segnalare alle agenzie italiane certi del loro interesse sull’argomento. Una battaglia condotta da tempo anche dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, una delle principali ispiratrici di Carta di Roma, e che è stata raccolta positivamente dall’ANSA.
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Etica è una parola bellissima, gli odiatori se ne facciano una ragione
Ci sono alcuni giornali ed alcuni giornalisti, a cui la parola etica fa venire l’orticaria solo a sentirla. Sono quelli che pensano che la libertà di parola sia libertà di seminare odio, di scrivere fatti che nulla hanno a che vedere con la realtà e che esistono solo nella logica della propaganda di certa politica.
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