La Corte di Giustizia dell’UE ha dichiarato illegittima l’esclusione dei cittadini stranieri privi di permesso di lungo periodo dal bonus bebè e dalla indennità di maternità per le madri disoccupate.
Il Consiglio straordinario Affari interni dell’Ue si chiude con un comunicato che mette d’accordo tutti. Su pressing di Austria, Lituania e Polonia scompare la parola solidarietà, i rifugiati afgani saranno aiutati “vicino” a casa loro, nei Paesi limitrofi.
In riferimento al secondo principio della Carta di Roma, si chiede a giornaliste/i e ai professionisti della comunicazione di tutelare l’identità e la privacy delle persone afghane di cui si riporta la notizia o nel corso di un’intervista.
Per anni l’UE ha fallito nella risposta ai bisogni di migliaia di bambini, adolescenti e famiglie in fuga, che nel disperato tentativo di attraversare i confini hanno incontrato respingimenti violenti e illegali.
UNHCR stima che il 90% dei 2,6 milioni di rifugiati afghani al di fuori del Paese viva nei vicini Iran e Pakistan. In confronto, circa 630.000 afghani hanno chiesto asilo nei paesi dell’UE negli ultimi 10 anni.
La FNSI ha chiesto al governo italiano di valutare la possibilità di accogliere in Italia i giornalisti, e le loro famiglie, che sono stati punti di riferimento importanti per i giornalisti e i media italiani.
“Se vogliamo andare oltre il cordoglio, e vogliamo davvero rendere omaggio a chi ha dedicato la propria vita a salvare quella di altri, il modo migliore è un impegno di tutta l’informazione a raccontare e far conoscere il ruolo imprescindibile delle organizzazioni umanitarie nelle periferie del mondo”
Le Olimpiadi hanno riattualizzato il dibattito sulla cittadinanza. Ma i problemi dei nostri giovani atleti sono gli stessi problemi di un’intera generazione e la risposta dovrebbe essere data a tutti.
A Voghera, nella serata di martedì 20 luglio, una lite in piazza finisce con un colpo di pistola.
Un nuovo studio conferma quanto già da tempo risaputo, ma negato dalla narrazione mediatica e politica sulle migrazioni. Non sono le rotte dal Sud al Nord del pianeta le più battute, ma quelle interne al Sud. Anche in Africa.
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