Sarà inaugurato il 3 giugno il Museo della fiducia e del dialogo nel Mediterraneo, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, con un’esposizione che può contare tra le sue opere “Amore dormiente“, tela di Caravaggio dipinta da rifugiato a Malta, ispirandosi al corpo di un bambino annegato.
Anche l’attualità trova il suo spazio nella mostra: all’ingresso saranno esposti i disegni di Adal, fratello di una delle vittime del naufragio del 3 ottobre, che attraverso la matita ha mostrato all’Italia le torture subite in Eritrea; immagini che sono state acquisite come elemento di prova dalla commissione di inchiesta delle Nazioni Unite e allegate alla risoluzione di condanna del regime eritreo per crimini contro l’umanità.
L’iniziativa è promossa da Comitato 3 ottobre, Comune di Lampedusa e First Social Life e curato da Giacinto Palladino, Alessandro de Lisi e Valerio Cataldi. Partner del progetto è la Rai, mentre social partner sono la Fondazione Falcone e l’Associazione nazionale vittime civili di guerra, Fnsi e Usigrai.
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