«L’Europa nasce o muore nel Mediterraneo». Scriveva già decenni fa Alex Langer. Con questa stessa frase nel 2015 si chiamarono a raccolta le forze sane di questo paese per fermare la strage di migranti in mare.
Giovedì 6 luglio 2017 la sala “Walter Tobagi” della Fnsi ospiterà la presentazione del libro di Luciana Alpi “Esecuzione con depistaggi di Stato” (Kaos Edizioni).
Qual è il ruolo della comunicazione pubblica nel raccontare le migrazioni e facilitarne la comprensione? Cosa s’intende per comunicazione interculturale e come si realizza? Quale rete può crearsi tra associazioni, ong e enti pubblici? Sono alcune delle domande alle quali hanno cercato di rispondere le “linee guida regionali sulla comunicazione interculturale per comunicatori pubblici”
Dopo nove mesi di storie raccontate e ascoltate, settimana dopo settimana in un laboratorio di narrazione con quattordici ragazze e ragazzi di Laboratorio 53, arrivano due passeggiate sonore che portano l’ascoltatore-esploratore in giro per la città di Roma, per seguire un filo rosso che si dipana attraverso i racconti di vita, le considerazioni, i riferimenti tradizionali e culturali di Bakary, Noshad, Baba, Miguel, Alì, Samuel, Awaz, Kaba, Sissoko, Lamine, Ousmane, Sidia, Lassana, Abdoul. Le GUIDE INVISIBILI.
“Se hanno lo smartphone non sono poveri né scappano dalla guerra”: un commento che incontriamo in modo frequente in risposta ad articoli che trattano il tema dei flussi migratori, che si tratti di adulti o di minori. Un’idea, questa, che tuttavia è basata su un’immagine distorta di chi abita i paesi africani e medio orientali e che non tiene in considerazione il ruolo importante che la tecnologia ricopre per coloro che abbandonano il proprio paese. Più che importante, per alcuni essenziale.
L’evento di due giorni si terrà il 26 e il 27 giugno 2017 presso l’Auditorium Antonianum – viale Manzoni. La due giorni è organizzata dall’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Unar) in collaborazione con Facebook e patrocinato dalla RAI, per realizzare un’occasione di formazione ed incontro dedicata al rapporto tra discriminazione, discorsi d’odio e il mondo dei mass media e della comunicazione.
Va in scena lo “spettacolo”: decine di persone sprofondano verso il fondale, mentre al di là del vetro che separa l’acquario-Mediterraneo dal resto del mondo, la gente assiste alla tragedia tra uno scatto e l’altro.
«Odio l’Islam» era l’incipit dell’articolo di Filippo Facci pubblicato sul quotidiano Libero il 28 luglio 2016. Per i contenuti di quel pezzo, titolo esteso sul sito del giornale «Filippo Facci svela il vero volto dell’Islam: “Perché lo odio”», il giornalista è stato sospeso dalla professione per due mesi dal consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia.
Il Global Trends 2016 è la principale indagine sui flussi migratori a livello mondiale condotta dall’Unhcr e afferma che, alla fine del 2016, le persone costrette ad abbandonare le proprie case nel mondo sono 65,6 milioni – circa 300.000 in più rispetto all’anno precedente.
Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, si trova questa mattina a Istanbul, in rappresentanza della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), per presenziare, insieme con gli esponenti di altre organizzazioni, al processo nei confronti dei giornalisti Ahmet e Mehmet Altan, accusati di aver tentato di rovesciare il governo, di sovvertire l’ordine costituzionale e di aver fornito supporto ad un’organizzazione terroristica pur senza esserne membri.
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