Il Global Trends 2016 è la principale indagine sui flussi migratori a livello mondiale condotta dall’Unhcr e afferma che, alla fine del 2016, le persone costrette ad abbandonare le proprie case nel mondo sono 65,6 milioni – circa 300.000 in più rispetto all’anno precedente.
Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, si trova questa mattina a Istanbul, in rappresentanza della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), per presenziare, insieme con gli esponenti di altre organizzazioni, al processo nei confronti dei giornalisti Ahmet e Mehmet Altan, accusati di aver tentato di rovesciare il governo, di sovvertire l’ordine costituzionale e di aver fornito supporto ad un’organizzazione terroristica pur senza esserne membri.
Fino al 30 giugno 2017 è possibile partecipare al concorso Dimmi (diari multimediali migranti), rivolto a uomini, donne e giovani che vogliano raccontare la propria esperienza migratoria.
I principali leader mondiali ritratti come se fossero migranti o rifugiati. È il progetto dell’artista siriano Abdalla Al Omari in esposizione nella mostra “The Vulnerability Series”, in corso a Dubai sino al 6 luglio.
Gli sforzi delle organizzazioni non governative (Ong) per salvare i migranti nel Mediterraneo non fanno aumentare il numero di traversate né le rendono più rischiose è una delle conclusioni scaturite dell’indagine condotta dai ricercatori del Goldsmiths College, Università di Londra, e presentata all’Associazione Stampa Estera il 9 giugno.
Quest’anno la collaborazione tra DIG Award e Carta di Roma si realizza attraverso due occasioni: un panel e la menzione d’onore, che si svolgeranno durante il festival giunto alla terza edizione, dal 23 al 25 giugno a Riccione.
La risposta alle fake news non va cercata né nella «via esclusivamente tecnologica, che automatizzando il riscontro fattuale deprimerebbe ulteriormente il senso critico», né in quella «penale, che finirebbe con l’assegnare alla magistratura il ruolo di tribunale della verità».
“Heinrich Herzog ci scrive: traditori del popolo. E c’è chi usa parole più pesanti: fottiti Ard, il canone non lo pago”. Kai Gniffke solleva lo sguardo dal tablet, guarda in camera, si aggiusta gli occhiali e con un tono asciutto continua a leggere i messaggi appena arrivati sul profilo Facebook della Tagesschau, il telegiornale della televisione pubblica tedesca Ard.
Pochi scatti, un volto, una storia, un momento del viaggio attraverso il Mediterraneo, l’accoglienza in Italia. Nessuna narrazione dei motivi della fuga oppure delle tappe del difficile percorso verso la salvezza. Solo immagini di padri, madri, bambini, uomini e donne come noi. Immagini che cercano un punto di vista diverso, uno sguardo capace di riconoscere la stessa umanità, che siano richiamo alla solidarietà.
Un giornale scritto dai rifugiati: ispirati dall’esperimento di Libération di qualche mese fa, le redazioni di Riforma – L’Eco e di Radio Beckwith hanno scelto di coinvolgere rifugiati e richiedenti asilo del territorio nella redazione del numero di giugno L’eco delle Valli Valdesi, supplemento del settimanale Riforma.
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