Tornano le infografiche di Carta di Roma. Come esordio per il 2018 ne abbiamo costruita una dedicata ai rifugiati e articolata in 5 punti di Alessandro Lanni (@alessandrolanni) in collaborazione con Molte forze politiche durante la campagna elettorale hanno sollevato la questione dei troppi irregolari, addirittura 600mila da cacciare dall’Italia appena giunti al governo perché… Leggi tutto
Malgrado le ormai numerose notizie, inchieste, reportage, lo stato e le reali necessità delle donne vittime di violenze in fuga dai loro paesi e che chiedono asilo sono ancora poco visibili in Italia. La situazione nei campi in Libia è ormai testimoniata anche da agenzie internazionali come l’Ohchr: abusi perpetrati dai trafficanti nei campi, nei viaggi dal Sudan o attraverso il Niger, in particolare ai danni di donne che viaggiano da sole.
Quanti sono i rifugiati? Quante le domande d’asilo in Italia? Il loro numero è in aumento o in diminuzione in questi mesi? Qual è la rotta che seguono e in quali porti italiani arrivano? Quanti sono gli stranieri e da dove provengono?
Un decalogo per gli studenti che avranno, in tal modo, più strumenti per capire come particolari tecniche del web orientano i messaggi di odio e come si diffondano velocemente le false notizie nell’era dei social.
La sfida del fact checking alle immagini. Se informazione e propaganda politica corrono rapidissime sui social media e se gli stessi Facebook e Twitter sono divenuti fonti per il giornalismo, gli strumenti di verifica in mano al giornalista devono essere applicati non solo alle news ma anche alle foto che circolano in rete realizzate e diffuse da professionisti e da utenti.
Il numero del quotidiano Libero oggi in edicola apre la prima pagina con questo titolo: “Dopo la miseria portano le malattie”. Il sommario precisa: “Immigrati affetti da morbi letali diffondono infezioni.
Perché usare dati e statistiche quando si scrive di migranti e rifugiati? Perché i numeri aiutano a 1) “pulire” l’informazione dalle scorie di pregiudizi e luoghi comuni; 2) a certificare e a fondare meglio le argomentazioni; 3) a verificare affermazioni discutibili (fact cheking); 4) a trovare storie e notizie che – attraverso altre fonti – rimarrebbero sepolte.
Si parla molto delle operazioni di salvataggio dei migranti e dei rifugiati in viaggio nel Mediterraneo centrale. In particolare del ruolo svolto dalle ong accusate da alcune parti politiche, alcuni giornali e anche dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro di avere contatti con i trafficanti che in Libia organizzano le partenze verso l’Europa di uomini, donne e bambini. Per fare un po’ di chiarezza su ruolo e dimensioni dei salvataggi in mare, ci siamo fatti qualche domanda e abbiamo provato a rispondere anche attraverso i dati forniti dalla Guardia costiera.
Quanti sono i rifugiati in Italia? Intendiamo quanti, fuggiti dal proprio paese perché vittime di persecuzioni, hanno ricevuto risposta positiva in questi anni alla domanda di protezione. E negli altri paesi europei, sono di più o di meno che da noi? È corretto parlare di invasione? E poi, l’Europa è davvero un continente sotto assedio?
Online di informazioni errate e false notizie su flussi migratori e rifugiati ne girano fin troppe e noi, che per mandato monitoriamo le testate giornalistiche, di solito non ce ne occupiamo. Questa volta, però, facciamo un’eccezione: il video di un giovane youtuber che sostiene di rivelare la “verità sui migranti”, infatti, non si è limitato a fare il giro del web, ma ha raggiunto la televisione.
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