Alcune vicende storiche si meritano un ricordo duraturo e altre poche righe. I fatti sono fatti: la loro notorietà cambia a seconda della possibilità di chi ne è stato protagonista – o suo erede – di poterle tramandare.
La rivolta dei rom e dei sinti nei campi di sterminio nazisti è un fatto rilevante, rarissimo, eppure pochi lo conoscono. Oggi, 2 agosto, si ricorda l’atto finale, la strage di tutti i reclusi, bambini compresi, nello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau.
In quella notte del 1944 il forno crematorio funzionò tutta la notte per liquidare le migliaia di rom e sinti, gli ultimi rimasti in vita. Nedo Fiano raccontò che la mattina dopo rimase scioccato dal silenzio che regnava nel lager, abituato com’era a sentire il vociare che proveniva dalla sezione Zigeunerlager.
Per capire cosa successe quel maledetto 2 agosto 1944 bisogna tornare indietro di alcuni mesi, a maggio, quando i nazisti decidono di uccidere tutte le 6500 persone, bambini compresi, dello Zigeneurlager, il settore dove erano recluse e non separate – caso unico – intere famiglie. Una storia dimentica, cosi come quella dei partigiani rom e sinti.
In questa giornata, noi vi consigliamo l’ascolto del podcast “Uno di noi. Rom e sinti nella resistenza” di Danilo De Biasio, giornalista e direttore della Fondazione Diritti Umani, realizzato da Fondazione Diritti Umani in collaborazione con Associazione Carta di Roma e con il contributo dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali in occasione della Settimana per la promozione della cultura romanì e per il contrasto all’antiziganismo 2025.
Con un po’ di fatica archivistica, siamo riusciti a recuperare la straordinaria testimonianza di Amilcare Debar, nome di battaglia Corsaro. Una storia che vale la pena di raccontare. Anche per riflettere sui nostri pregiudizi.
Il podcast è disponibile sui siti fondazionedirittiumani.org e cartadiroma.org Un particolare ringraziamento a Shoah Foundation – The Institute for Visual History and Education per l’intervista ad Amilcare Debar.
Buon Ascolto!
p.s. il testo di queste card è tratto dalla newsletter settimanale di Danilo. Si chiama right now e la trovate su substack
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