Comunicato stampa dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
Un migrante sudanese è stato ucciso ieri da un colpo di arma da fuoco dopo essere stato riportato sulla spiaggia di Abusitta, Tripoli, dalla Guardia Costiera libica insieme ad altre 102 persone. Stava cercando di fuggire per non essere trasferito nei centri di detenzione. Il migrante, colpito allo stomaco da colpi sparati da uomini armati, è deceduto nonostante l’intervento immediato dei medici OIM.
Questa tragedia sottolinea ancora una volta la gravità delle condizioni in cui si trovano i migranti che, dopo aver pagato trafficanti per raggiungere l’Europa, sono riportati a terra dalla Guardia costiera libica solo per poi ritrovarsi in centri di detenzione le cui condizioni sono state già denunciate dall’OIM e dall’ONU.
L’OIM chiede al governo libico si aprire un’inchiesta su questo incidente per identificare e arrestare i responsabili.
L’Associazione Carta di Roma ricorda che la Libia non è e non può essere considerata un porto sicuro.
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Ci sono alcuni giornali ed alcuni giornalisti, a cui la parola etica fa venire l’orticaria solo a sentirla. Sono quelli che pensano che la libertà di parola sia libertà di seminare odio, di scrivere fatti che nulla hanno a che vedere con la realtà e che esistono solo nella logica della propaganda di certa politica.
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