L’Unione europea ha attivato strumenti di protezione per le persone ucraine che scappano dal conflitto ma ha escluso decine di migliaia di cittadini di Paesi terzi già residenti sul territorio.
Le parole di Carlo Bartoli sulla pubblicazione della foto della bambina ucraina che imbraccia il fucile.
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Un (altro) pessimo segnale: la piattaforma Meta permetterà agli utenti e alle utenti di Facebook e di Instragram di pubblicare contenuti che invochino alla violenza e all’odio nei confronti dei russi e dei militari russi.
La Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio accoglie in modo positivo la notizia dell’adozione, da parte della Commissione affari costituzionali della Camera, del testo che introduce il cosiddetto “ius scholae” come base di partenza per la tanto attesa riforma della legge sulla cittadinanza.
Quando scoppiano le guerre le donne sono quelle che pagano un prezzo altissimo.
Radio Rai ha spostato parte della redazione in Ucraina. Il direttore, Andrea Vianello, ha deciso di raccontare il conflitto da dove il conflitto si consuma.
I ministri dell’Interno Ue hanno trovato l’accordo unanime sull’attivazione, per la prima volta in assoluto, della direttiva Ue per la protezione temporanea del 2001.
La situazione dei profughi che fuggono dall’Ucraina.
Un documentarista e la sorella hanno ottenuto un permesso umanitario dopo aver trovato rifugio in Pakistan. “Non ci credevamo più più volte siamo stati sul punto di mollare tutto, rientrare a Kabul e aspettarci di tutto”
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