Che ruolo hanno i media tradizionali rispetto alle discriminazioni? Quanto un’informazione non corretta, capziosa e che presta il fianco a generalizzazioni può alimentare pulsioni razziste che sfociano in comportamenti discriminatori? E’ un tema che come associazione abbiamo affrontato spesso e che ora è al centro del progetto MILD, More correct Information, Less Discrimination.
Con il Kick Off Meeting tenutosi a Roma il 31 Marzo e il 1 Aprile si sono avviati i lavori del progetto MILD, promosso da Lunaria Aps (Italia) in collaborazione con African Media Association Malta (Malta), Antigone (Grecia), Carta di Roma (Italia), Maldita.es (Spagna).
L’obiettivo di MILD è rafforzare la capacità delle organizzazioni della società civile, di attivisti e attiviste, giornalisti e giornaliste e studenti di scuole di giornalismo di monitorare e segnalare la misinformazione da parte dei media tradizionali ai danni di persone migranti, rifugiate e razzializzate in quattro paesi europei, grazie allo sviluppo di attività di ricerca, formazione e campagne di comunicazione.
Difatti, nonostante i differenti contesti dei quattro Paesi coinvolti, nel corso dello stesso kick off meeting sono emersi vari punti di contatto: in materia di migrazione è perlopiù la politica a dettare l’agenda, spesso orientando in negativo la percezione di questo fenomeno. E’ emerso anche come non di rado i media utilizzino un linguaggio stigmatizzante e stereotipato nei confronti delle persone con background migratorio e razzializzato e come quest’ultime non vengono prese troppo in considerazione né come fonte dell’informazione, né come penna che può restituire l’informazione stessa.
il gruppo di lavoro del primo incontro
Proprio a partire da queste prime sfide comuni, ma considerando anche quelle specifiche di ogni territorio, con le attività di ricerca, formazione e comunicazione previste nel progetto, inizia un percorso che torna a occuparsi della narrazione attorno alle migrazioni e alle persone con background migratorio focalizzando l’attenzione sul tema della rappresentazione, ovvero sulla possibilità che a narrare le migrazioni e le politiche migratorie siano le voci e le penne di chi ha vissuto quell’esperienza.
Il progetto MILD è supportato dal programma Erasmus +.
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