Calano i contagi in tutto il mondo ad eccezione dell’Africa, dove a fronte di una grave carenza nella capacità di tracciare i nuovi casi, salgono di quasi 180 mila nell’ultima settimana.
L’Ue punta tutto sui guardacoste libici, mentre le navi delle ong sono quasi tutte ferme per controlli e quarantene.
La compenetrazione reciproca tra odio “offline” e odio “online”. La ripresa su vasta scala dell’antisemitismo. Le iniziative di contrasto intraprese nei diversi contesti e scenari. Sono gli argomenti che hanno caratterizzato il secondo appuntamento del ciclo di audizioni della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
Come si costruisce una informazione distorcente e scorretta in un solo minuto e mezzo di telegiornale.
Avviata la terza edizione del Progetto Migranti, un’iniziativa che ha l’obiettivo di contribuire a fornire una risposta concreta alle criticità connesse ai flussi migratori che interessano il territorio italiano.
Quali sono le caratteristiche dell’hate speech, come si propaga e soprattutto quali sono le strade che il mondo dell’informazione, quello delle organizzazioni e della società civile può percorrere per contrastarlo? Questi sono stati alcuni dei quesiti affrontati nell’incontro organizzato dall’Assocazione Carta di Roma con il sostegno dell’Ufficio Nazionale anti-Discriminazioni razziali (UNAR) e moderato da Valerio Cataldi (Presidente dell’Associazione Carta di Roma) e Paola Barretta (Coordinatrice dell’Associazione Carta di Roma).
Saranno ospitati in otto diocesi italiane grazie all’accordo tra la Chiesa italiana e il governo. Don Soddu: sulle migrazioni serve un cambio di strategia e di cultura
Associazione Carta di Roma in collaborazione con Amref, Osservatorio di Pavia e Unar e nel quadro del progetto Snapshot, organizza un workshop online il 24 giugno dalle 11 alle 13
L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, esorta oggi i leader mondiali a intensificare gli sforzi per promuovere la pace, la stabilità e la cooperazione, al fine di fermare e iniziare a invertire la tendenza che vede crescere il numero di persone costrette alla fuga da violenza e persecuzione da quasi dieci anni.
Un fatto di cronaca che rischia di appiattire l’immagine di una comunità solo sulla cronaca nera. La realtà complessa che vivono le seconde e le terze generazioni di immigrati.
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Quiz: quanto ne sai di persone rifugiate?
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