È possibile candidarsi fino al 28 agosto per il workshop “Imagining Better Ways to Promote Equality and Freedom of Expression” per European Media Regulatory and Self-regulatory Institutions che si terrà dal 5 al 6 ottobre a Londra.
Sono oltre 65 milioni le persone costrette, dalla fine del 2016, a lasciare le proprie case, per scappare da guerra, violenza e persecuzioni.
“Case popolari ai poveri, ma solo se sono è rom”, è questo il titolo dell’articolo pubblicato sul quotidiano Libero in data 01.06.2017, a firma del giornalista Mattias Mainiero. Nell’analizzare il Piano Rom presentato a fine maggio dalla giunta capitolina, l’articolo porta avanti la tesi secondo cui i rom “intascheranno il contributo casa”, previsto dal piano, e “occuperanno l’abitazione
Associazione Carta di Roma, organizzazione non profit fondata nel 2011 dall’Ordine nazionale dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della stampa italiana, con l’obiettivo di promuovere il codice deontologico in materia di migranti, richiedenti asilo e rifugiati attraverso attività di monitoraggio e formativa, cerca una/un collaboratrice/collaboratore da inserire nel suo staff, con disponibilità immediata.
Il World Monument fund ha stanziato 536.000 dollari per formare le giovani generazioni siriane verso la tutela del proprio patrimonio e della propria storia. E lo farà dall’interno del campo di Zaatari, sul confine giordano, allestito per i rifugiati siriani.
«L’Europa nasce o muore nel Mediterraneo». Scriveva già decenni fa Alex Langer. Con questa stessa frase nel 2015 si chiamarono a raccolta le forze sane di questo paese per fermare la strage di migranti in mare.
Giovedì 6 luglio 2017 la sala “Walter Tobagi” della Fnsi ospiterà la presentazione del libro di Luciana Alpi “Esecuzione con depistaggi di Stato” (Kaos Edizioni).
Qual è il ruolo della comunicazione pubblica nel raccontare le migrazioni e facilitarne la comprensione? Cosa s’intende per comunicazione interculturale e come si realizza? Quale rete può crearsi tra associazioni, ong e enti pubblici? Sono alcune delle domande alle quali hanno cercato di rispondere le “linee guida regionali sulla comunicazione interculturale per comunicatori pubblici”
Dopo nove mesi di storie raccontate e ascoltate, settimana dopo settimana in un laboratorio di narrazione con quattordici ragazze e ragazzi di Laboratorio 53, arrivano due passeggiate sonore che portano l’ascoltatore-esploratore in giro per la città di Roma, per seguire un filo rosso che si dipana attraverso i racconti di vita, le considerazioni, i riferimenti tradizionali e culturali di Bakary, Noshad, Baba, Miguel, Alì, Samuel, Awaz, Kaba, Sissoko, Lamine, Ousmane, Sidia, Lassana, Abdoul. Le GUIDE INVISIBILI.
“Se hanno lo smartphone non sono poveri né scappano dalla guerra”: un commento che incontriamo in modo frequente in risposta ad articoli che trattano il tema dei flussi migratori, che si tratti di adulti o di minori. Un’idea, questa, che tuttavia è basata su un’immagine distorta di chi abita i paesi africani e medio orientali e che non tiene in considerazione il ruolo importante che la tecnologia ricopre per coloro che abbandonano il proprio paese. Più che importante, per alcuni essenziale.
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