Da anni in Europa si discute di corridoi umanitari e vie complementari, ma ad oggi il maggior numero di risorse sono stanziate per bloccare le persone nei paesi di origine e transito. Anche se alcuni stati stanno implementando buone prassi: l’Italia resta capofila per i corridoi umanitari, la Germania è la prima per i resettlement.
Si aggira al 14% la percentuale di salvataggi da parte di navi Ong di fronte ai 101.127 migranti arrivati in Italia nel 2022. Dai porti assegnati sempre più a nord al divieto dei soccorsi multipli. Una condotta che cerca di ostacolare l’operato della flotta della società civile.
Si scorgono spiragli di novità nelle politiche dell’immigrazione dei grandi Paesi della Ue.
La morte di una persona è più grave se avviene in Spagna invece che in Marocco? E se invece avviene mezzo metro prima di varcare quel confine? Sono alcune delle domande sollevate dall’inchiesta Reconstructing the Melilla massacre, coordinata dalla redazione di giornalismo investigativo Lighthouse Reports.
Quante volte i giornali hanno utilizzato il termine di colore che rimanda automaticamente al colore nero? Quanto poco si racconta la pluralità di questi corpi? Una riflessione di Susanna Owusu Twumwah sulla narrazione dei corpi neri in Italia.
È stato presentato il 15 dicembre 2022 il X rapporto di Carta di Roma, “Notizie dal fronte”. Immigrazione: cresce la dimensione dell’accoglienza, cala l’attenzione sui flussi migratori.
Nel corso degli ultimi due anni, all’indomani dell’emergenza pandemica del Covid-19 e delle sue conseguenze drammatiche, si è registrato un calo di attenzione, soprattutto nell’informazione mainstream.
Presentazione X Rapporto Carta di Roma “Notizie dal fronte”, il 15 dicembre alle ore 15:00 a Roma, presso la sala teatro dell’Università UnieCampus in Via Matera 18, in presenza e online.
Solo il 7 per cento ritiene l’immigrazione un’emergenza. Prevalgono altri timori: lavoro e Covid.
Secondo un sondaggio svolto da Demopolis per Oxfam oltre il 70% degli italiani è allarmato dall’attuale diffusione di discorsi d’odio sui social network. Inoltre: il 68% teme di incorrere in notizie false, 2 italiani su 3 dubitano spesso delle notizie viste o lette in rete, per il 56% i discorsi d’odio contribuiscono a creare stereotipi contro gli immigrati.
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