Il Consiglio Affari Interni dell’UE dedicato alla crisi in Afghanistan si conclude come l’ennesima occasione mancata di dare priorità a dignità e diritti, di scegliere la via della solidarietà nei confronti di scappa da guerra e persecuzione.
Il Consiglio straordinario Affari interni dell’Ue si chiude con un comunicato che mette d’accordo tutti. Su pressing di Austria, Lituania e Polonia scompare la parola solidarietà, i rifugiati afgani saranno aiutati “vicino” a casa loro, nei Paesi limitrofi.
Il progetto prevede l’ingresso in Italia con un visto per motivi di studio di 35 minori non accompagnati attualmente rifugiati in Niger.
Per il Presidente della Repubblica è “sconcertante” che tutti esprimano solidarietà nei confronti dei diritti degli afghani “che rimangono là” perché “questo non è all’altezza dell’Europa”.
In riferimento al secondo principio della Carta di Roma, si chiede a giornaliste/i e ai professionisti della comunicazione di tutelare l’identità e la privacy delle persone afghane di cui si riporta la notizia o nel corso di un’intervista.
Per anni l’UE ha fallito nella risposta ai bisogni di migliaia di bambini, adolescenti e famiglie in fuga, che nel disperato tentativo di attraversare i confini hanno incontrato respingimenti violenti e illegali.
Nonostante la crescita delle audience e del consumo di informazione, rilevato per tv e internet, i risultati economici sono fortemente negativi per tutti i mezzi di comunicazione.
L’invito del Commissario straordinario Figliuolo alle Regioni e alle Province autonome affinché favoriscano l’accesso alle vaccinazioni delle persone senza tessera sanitaria, codice fiscale o residenza, è una notizia che viene accolta “con soddisfazione” da parte dell’Unar.
UNHCR stima che il 90% dei 2,6 milioni di rifugiati afghani al di fuori del Paese viva nei vicini Iran e Pakistan. In confronto, circa 630.000 afghani hanno chiesto asilo nei paesi dell’UE negli ultimi 10 anni.
Un articolo di Simone Benazzo su Valigia Blu Il think tank svizzero Global Initiative Against Transnational Organized Crime ha pubblicato a maggio un report dedicato al traffico di persone, droghe e denaro nei Balcani occidentali, curato da Walter Kemp, Kristina Amerhauser e Ruggero Scaturro. Lo studio è stato uno dei primi a trattare in modo sistemico e diacronico le… Leggi tutto
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