Più cultura e più leggi contro la misoginia che colpisce soprattutto le giornaliste.
Si susseguono gli scioperi della fame nelle strutture in cui nei mesi scorsi sono state rinchiuse le persone arrivate attraverso il confine bielorusso. Intanto è iniziata la costruzione del muro.
Dalle ceneri di Auschwitz è sorto un mondo nuovo, centrato sui valori della democrazia, della libertà, nella consapevolezza che il genere umano è uno e ciò che accade a ognuno ci riguarda tutti.
La costruzione del muro, stando all’opposizione, non si giustifica di fronte a numeri vanno via via diminuendo.
In Italia ed Europa i migranti irregolari sono schedati e inseriti negli stessi database di chi ha commesso omicidi, furti e altri reati.
Attribuendo più sessismo ai gruppi razzializzati e accusando l’altro di un sessismo più forte e serio, si rafforza tanto il razzismo quanto il sessismo ordinario, eclissato da questa continua negazione dei membri del noi come partecipanti attivi a questi meccanismi.
Immediate le reazioni da parte del mondo dell’associazionismo e del terzo settore per la morte del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, che si è spento all’età di 65 anni.
Il presidente López Obrador ha rilanciato il programma per fermare i flussi verso gli Usa, con militari e polizia. A farne le spese guatemaltechi, honduregni, haitiani: i più poveri del Latinoamerica.
“Ogni giorno che il sistema per garantire la pace e la prosperità fallisce, la sofferenza umana cresce. [..] Ora è il momento di un aggiornamento totale del sistema”.
Richiedenti asilo e rifugiati sono respinti con violenza in Bielorussia, usati come armi di una “guerra ibrida”. L’Unione europea è complice.
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