La situazione dei profughi che fuggono dall’Ucraina.
Un documentarista e la sorella hanno ottenuto un permesso umanitario dopo aver trovato rifugio in Pakistan. “Non ci credevamo più più volte siamo stati sul punto di mollare tutto, rientrare a Kabul e aspettarci di tutto”
Asgi e altre associazioni della società civile italiana hanno chiesto al Governo italiano ed alle istituzioni europee di prendere le misure necessarie per poter accogliere i civili che cercheranno protezione negli Stati membri fuggendo dagli scontri in Ucraina.
Lighthouse Reports, Der Spiegel, The Guardian e Mediapart svelano in un’inchiesta la nuova “strategia” della guardia costiera greca.
Il Pakistan potrebbe infatti garantire all’Unione quello che, prima la Libia e poi la Turchia, hanno assicurato in passato: l’esternalizzazione dei confini e il blocco dei flussi migratori. Al prezzo del silenzio sui diritti umani
Stando ai dati ufficiali sono 621mila i migranti in Libia, 4300 si trovano nei centri di detenzione. Le stime sono al ribasso e in molti sono rinchiusi in prigioni non ufficiali dove è impossibile accedere.
Sarebbe più che auspicabile la definizione di un Patto Migratorio Euro-Africano che possa ridare dignità alla mobilità umana, scongiurando ogni forma di tratta delle persone, governando i flussi nel rispetto del valore della vita.
Il presidente López Obrador ha rilanciato il programma per fermare i flussi verso gli Usa, con militari e polizia. A farne le spese guatemaltechi, honduregni, haitiani: i più poveri del Latinoamerica.
“Ogni giorno che il sistema per garantire la pace e la prosperità fallisce, la sofferenza umana cresce. [..] Ora è il momento di un aggiornamento totale del sistema”.
Richiedenti asilo e rifugiati sono respinti con violenza in Bielorussia, usati come armi di una “guerra ibrida”. L’Unione europea è complice.
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