Abbiamo scelto da tempo di non mostrare le orribili prime pagine dei giornali che hanno il solo scopo di diffondere odio e menzogne. Riteniamo sia un errore dare visibilità a quelle testate seppure attraverso una legittima e sacrosanta indignazione.
COSPE e Associazione Carta di Roma presentano il video “Non sono io” per un 25 aprile celebrato dai migranti che in questi giorni di emergenza lavorano con noi e per noi
È pratica comune in questi giorni prestare una attenzione spasmodica ai dati, agli aggiornamenti continui sulla diffusione del Covid 19, ai bollettini e alle dichiarazioni di medici ed esperti.
«Bisognerebbe fermarsi a riflettere sul contenuto delle parole, che invece sono travolte dalla confusione della rissa politica, dell’affermazione di se, della pretesa di comunicare solo ed esclusivamente attraverso la propaganda. Se le parole diventano accessorio del “dibattito” politico si svuotano di significato».
Nel 2019 l’immigrazione si conferma come tema centrale dell’informazione mainstream con un aumento, sulle prime pagine dei quotidiani, del 30% rispetto all’anno precedente e picchi di attenzione nei notiziari di prima serata tra i più alti degli ultimi 5 anni. Quanto, come e quando i media italiani hanno raccontato le migrazioni e le minoranze nel 2019? Se e in che modo tale narrativa ha influenzato la percezione di lettori e ascoltatori? Qual è stata la presenza di migranti e rifugiati nell’informazione mainstream?
Quante sono le persone costrette alla fuga nel mondo e quale paese europeo ospita più rifugiati? 10 domande per scoprire quanto ne conosci sul tema.
Si torna a seminare la paura con il cattivo giornalismo e una campagna di disinformazione che non sembra fermarsi mai. La condanna di Associazione Carta di Roma nei confronti di Libero di Valerio Cataldi È stato un attimo, ma nessuno fatica davvero a pensare che la controffensiva delle milizie della paura fosse pronta da giorni…. Leggi tutto
L’appello che lanciamo oggi ha lo scopo di provare a curare una ferita profonda che in questo ultimo anno il linguaggio di odio ha inferto alla autorevolezza della comunicazione istituzionale e alla verità dei fatti.
«La Carta di Roma, il codice deontologico giornalistico su migranti, rifugiati e richiedenti asilo è nata 11 anni fa dopo una maratona di odio come quella di ieri. Oggi lanciamo un appello all’Ordine dei Giornalisti e alle direzioni dei giornali e dei telegiornali affinché la Carta di Roma venga letta, diffusa, osservata in tutte le redazioni»
di Valerio Cataldi, presidente Associazione Carta di Roma La cautela nelle redazioni di cronaca, è la regola base. “Metti il condizionale”, “scrivi presunto che non si sa mai”, “scrivi sarebbe l'assassino”, “sarebbero i ladri”, “scrivi che si presume siano i responsabili”.”Evitiamo problemi”. La cautela ieri è scomparsa per almeno 12 ore. L'assassino presunto era certamente... Leggi tutto
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Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
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