È necessario stabilire una volta per tutte quale è il limite oltre il tollerabile. Le norme ci sono, i codici deontologici anche, il sistema sanzionatorio è li ad aspettare di essere applicato. Cosa manca allora? Possibile davvero che un giornale si possa permettere periodicamente di lanciare allarmi sanitari, di seminare panico e di spargere menzogne senza subire conseguenze?
L’Associazione Carta di Roma lancia una proposta: proviamo a sostituire le parole che cancellano le identità e incutono paura con quelle più appropriate. Invece di “clandestino” scriviamo “persona” e vediamo l’effetto che fa La scelta delle parole dà forma al racconto, lo rende visibile, diventa contenuto. Le parole non sono mai sbagliate, è l‘uso che… Leggi tutto
L’edizione 2018 delle linee guida del codice deontologico Carta di Roma vuole essere uno strumento aggiornato rispetto ai cambiamenti di concetti e luoghi che il racconto delle migrazioni oggi impone
Nel 2018, la Carta di Roma ha compiuto 10 anni. L’impegno di portare al centro dell’informazione la verità sostanziale dei fatti quando si parla di migranti, rifugiati e richiedenti asilo è necessario e di grande attualità. È indispensabile distinguere le parole che servono agli imprenditori dell’odio e alla politica da quelle che invece servono all’informazione, alla buona informazione.
Oggi il termine clandestino è comparso sulla prima pagina di un importante quotidiano nazionale allo scopo di criticare il governo. Il rischio è che, usando il suo stesso linguaggio, sul piano della comunicazione, si producano gli stessi effetti di Associazione Carta di Roma Oggi la Repubblica esce con il termine clandestino in prima pagina: “in… Leggi tutto
Il Presidente dell’Associazione Carta di Roma: le istituzioni che hanno ricattato l’Europa si sono dimenticate di aver giurato sulla costituzione. La politica prima del diritto? Rilanciamo di seguito l’editoriale riguardo alla vicenda della nave Diciotti scritto dal Presidente dell’Associazione Carta di Roma Valerio Cataldi e pubblicato sul sito Articolo21. di Valerio Cataldi per Articolo21 La… Leggi tutto
La goliardia, recita il vocabolario Treccani, è “il complesso delle abitudini e dei comportamenti, cui tradizionalmente si è attribuita una consuetudine di vita spensierata e gaudente ma anche spirito di spontanea generosità”. Cosa c’entra questo con dei ragazzini che sparano, seppur a salve, contro un uomo?
I dati su migranti e rifugiati rilasciati a giugno dall’Unhcr dicono – tra le molte cose – che in questo momento esiste una sproporzione tra il peso politico all’interno dell’Ue dei paesi del cosiddetto “Gruppo di Visegrad” e il numero di rifugiati realmente presenti in quei paesi.
Facciamo appello ai Direttori di giornali e telegiornali e a tutti i giornalisti, affinché si attengano al rispetto delle regole della Carta di Roma, considerato che ci troviamo in una fase in cui le notizie sulle migrazioni hanno un grande spazio nel panorama informativo e orientano l’agenda dei media.
La prima regola della Carta di Roma è quella che invita i giornalisti ad utilizzare sempre i termini giuridicamente appropriati al fine di restituire al lettore la massima aderenza alla realtà dei fatti, evitando l’uso di termini impropri. Sembra una banalità, ma oggi è ancora più necessario riaffermarlo.
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