Quante volte i giornali hanno utilizzato il termine di colore che rimanda automaticamente al colore nero? Quanto poco si racconta la pluralità di questi corpi? Una riflessione di Susanna Owusu Twumwah sulla narrazione dei corpi neri in Italia.
Nel corso degli ultimi due anni, all’indomani dell’emergenza pandemica del Covid-19 e delle sue conseguenze drammatiche, si è registrato un calo di attenzione, soprattutto nell’informazione mainstream.
Secondo un sondaggio svolto da Demopolis per Oxfam oltre il 70% degli italiani è allarmato dall’attuale diffusione di discorsi d’odio sui social network. Inoltre: il 68% teme di incorrere in notizie false, 2 italiani su 3 dubitano spesso delle notizie viste o lette in rete, per il 56% i discorsi d’odio contribuiscono a creare stereotipi contro gli immigrati.
Si è tenuto martedì 29 novembre l’evento Get Under My Skin! Storie di attivismo e alleanze contro l’afrofobia
Al via le candidature per prendere parte ad Integration League, il nuovo torneo di calcio che coinvolge cittadini locali insieme a rifugiati, richiedenti asilo, titolari di protezione sussidiaria e temporanea, promosso da Lega Pro con il sostegno di UNHCR e Project School.
Coltivare alleanze consapevoli per contrastare il razzismo anti-nero e contribuire a decostruire gli atteggiamenti e i linguaggi discriminatori nei confronti delle persone di provenienza africana grazie al ruolo attivo delle associazioni di afrodiscendenti. È stato questo l’obiettivo dell’evento pubblico “Get Under My Skin! Per un’alleanza contro l’afrofobia”, organizzato da CHAMPS.
In un Paese come l’Italia che considera il razzismo un fatto isolato, la pelle non dovrebbe avere alcuna influenza. Nessuno infatti giudicherebbe o rifiuterebbe una persona in base al colore degli occhi o dei capelli. Invece è esattamente quello che accade.
La risposta europea è stata ferma e non ha lasciato spazio alle richieste italiane: la Commissione ha dichiarato che il primo obbligo dei paesi è salvare vite in mare senza fare differenze tra navi delle ong e altri navi.
Si è svolto a Roma il 10 e l’11 novembre 2022, presso la sede della Rappresentanza Italiana della Commissione europea, il corso di formazione su “Antisemitismo e odio online. Caratteristiche e strumenti di contrasto”.
Si dice che le parole plasmano il mondo. Non sempre in meglio. Specie se sono parole infarcite di menzogna, di tornaconto, usate per scavare fossati e tenere a distanza i morsi della coscienza.
Ricevi aggiornamenti iscrivendoti qui:
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.
Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione
Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
© 2014 Carta di Roma developed by Orange Pixel srlAutorizzazione del Tribunale di Roma n° 148/2015 del 24 luglio 2015. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II 349, 00186, Roma. - Direttore responsabile: Domenica Canchano.