Va in scena lo “spettacolo”: decine di persone sprofondano verso il fondale, mentre al di là del vetro che separa l’acquario-Mediterraneo dal resto del mondo, la gente assiste alla tragedia tra uno scatto e l’altro.
Come costruirsi una rete di fonti d’informazioni ricca e affidabile. In un prededente articolo abbiamo individuato alcune tra le principali risorse istituzionali sul tema dell’immigrazione, dell’asilo, dell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati. Si trattava di quelle che per tradizione sono chiamate “fonti primarie”, ovvero quelle che forniscono dati e notizie verificate.
«Sappiamo che rifugiato o migrante è la formula da scrivere, ma la gente su Google cerca clandestino e allora nei nostri articoli sul web dobbiamo usare quello». Spesso alcuni giornalisti sollevano questa obiezione di fronte a chi invita a usare almeno nell’informazione un linguaggio appropriato per parlare di immigrazione.
6, 8 e 13 giugno: queste le tre giornate che compongono il corso formativo gratuito rivolto a giornalisti, addetti stampa e operatori della comunicazione promosso dall’Anci Toscana. Il corso consente nel suo complesso di ottenere 12 crediti formativi.
La settimana nei tg è stata dominata dalla politica internazionale, protagonista in Italia con il G7 e Trump. L’aumento delle vittime dei naufragi e i salvataggi in mare tra le eccezioni sul tema immigrazione A cura di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg In una settimana dominata dalla presenza di Trump in Italia e dal G7 di… Leggi tutto
Dal dodicesimo rapporto dell’Osservatorio romano sulle migrazioni alcuni grafici ci illustrano i dati più importanti relativi a cittadini stranieri con focus sulle città di Roma e Milano
Perché usare dati e statistiche quando si scrive di migranti e rifugiati? Perché i numeri aiutano a 1) “pulire” l’informazione dalle scorie di pregiudizi e luoghi comuni; 2) a certificare e a fondare meglio le argomentazioni; 3) a verificare affermazioni discutibili (fact cheking); 4) a trovare storie e notizie che – attraverso altre fonti – rimarrebbero sepolte.
Oltre al dibattito sui salvataggi in mare nei tg è stato raccontata la tragedia delle tre giovani vittime del rogo del camper e le dichiarazioni della Serracchiani che attribuisce a uno stupro una gravità maggiore se commesso da un profugo Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg In una settimana che si apre con la notizia dei… Leggi tutto
“Come i media raccontano la migrazione sulle due sponde del Mediterraneo?” Questo il titolo del recente studio condotto dall’Ethical Journalism Network (Ejn), elaborato dal International Centre for Migration Policy Development (Icmpd) e finanziato dall’Unione europea.
Per i giornalisti e gli operatori media che si trovano a coprire per testate estere tutte le notizie dall’Italia, lavorare solo occasionalmente su un tema complesso come quello dell’immigrazione in modo accurato può essere difficile. Con questa premessa Associazione Carta di Roma in collaborazione con l’Associazione Stampa Estera, organizza un corso formativo rivolto ai corrispondenti, che si terrà il 18 maggio a Roma.
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Quiz: quanto ne sai di persone rifugiate?
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