Da oggi il sito di Associazione Carta di Roma si arricchisce di una nuova sezione, “Tv e immigrazione”. Non una rassegna stampa sistematica: quella che offriamo ai nostri lettori è la pubblicazione di una selezione dii servizi giornalistici televisivi tra i più rappresentativi dei temi e della cornice narrativa nell’ambito dei quali è trattato il tema dell’immigrazione.
Si parla molto delle operazioni di salvataggio dei migranti e dei rifugiati in viaggio nel Mediterraneo centrale. In particolare del ruolo svolto dalle ong accusate da alcune parti politiche, alcuni giornali e anche dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro di avere contatti con i trafficanti che in Libia organizzano le partenze verso l’Europa di uomini, donne e bambini. Per fare un po’ di chiarezza su ruolo e dimensioni dei salvataggi in mare, ci siamo fatti qualche domanda e abbiamo provato a rispondere anche attraverso i dati forniti dalla Guardia costiera.
Gabriele Del Grande, quando è stato fermato in Turchia, stava facendo il suo lavoro. Quello stesso lavoro che, giovanissimo, aveva avviato col suo blog Fortress Europe. Raccoglieva le notizie, le metteva in ordine, per restituire ai suoi lettori la verità sostanziale dei fatti. Gabriele stava facendo il lavoro di giornalista. Un lavoro che, in alcuni paesi del mondo, è ‘pericoloso’, è ‘eversivo’, in quanto tale […]
Molto scarsa nella settimana pre – pasquale l’attenzione dei media mainstream alla tematica dei profughi…
“Reagire con violenza”. “MEGLIO IL MITRA Se le nostre leggi non ci consentono il pugno di ferro allora correggiamole”. All’indomani di un attentato di matrice jihadista non sorprende leggere commenti simili con riferimento ai flussi migratori verso l’Europa sui social media: a prevalere sono la paura e l’irrazionalità in molti cittadini. Però non ci si aspetta – o almeno non ci si dovrebbe aspettare – chequeste parole appaiano su una testata giornalistica. […]
Le tematiche degli sbarchi e dell’accoglienza nella settimana appena passata sono state sovrastate dalle reazioni all’utilizzo dei gas nei bombardamenti di Assad contro il suo popolo e dai venti di guerra che caratterizzano il brusco cambio di equilibri internazionali tra Trump, Putin ed Erdogan.
L’attenzione nella settimana appena passata alle tematiche dei profughi nell’informazione di primetime si divide tra aspetti internazionali, cronaca, attività legislativa e iniziative editoriali. Andando con ordine, lunedì sera la decisione dell’Austria e dell’Ungheria di rigettare il piano di ricollocazioni europee – che provoca, almeno a parole, dure reazioni da Bruxelles, trova spazio nei titoli solo su TgLa7.
Quanti sono i rifugiati in Italia? Intendiamo quanti, fuggiti dal proprio paese perché vittime di persecuzioni, hanno ricevuto risposta positiva in questi anni alla domanda di protezione. E negli altri paesi europei, sono di più o di meno che da noi? È corretto parlare di invasione? E poi, l’Europa è davvero un continente sotto assedio?
Nell’informazione mainstream della settimana appena trascorsa è “tornata” l’attenzione al dramma dei profughi, con i dati sugli sbarchi che registrano un +40% rispetto all’inizio del 2016. La ragione di queste resipiscenza è da ricercare nel summit di lunedì dei paesi del Mediterraneo dedicato ai flussi di migranti e alle iniziative per regolarlo e limitarlo.
Per l’informazione mainstream la cronaca degli sbarchi e dei salvataggi in mare è sopravanzata dall’analisi delle dinamiche internazionali…
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